L’alimentazione con il biberon è consigliata solo se è impossibile allattare, in questo caso l’osservanza di piccole regole si rende necessaria per alimentare il neonato in sicurezza
Il latte succhiato dal seno è perfetto: è garanzia di benessere e serenità per il neonato assicurando tutti i nutrienti necessari oltre a stimolare il legame mamma figlio.
L’allattamento offre tanti vantaggi, sia per il bambino che per la mamma. L’ultima scoperta arriva dall’Australia, le mamme che hanno offerto il seno hanno un rischio minore del 9% di contrarre l’ipertensione arteriosa.
Allattare al seno è una delle gioie più grandi della maternità, i primi giorni però, quando il piccolo non ha ancora appreso l’arte della suzione, possono far la loro comparsa le ragadi: piccole lesioni intorno al capezzolo.
Il latte della mamma è l’alimento migliore per il bambino. E lo è ancora di più a certe condizioni. Uno studio ha dimostrato che se la mamma è normopeso e non ha fatto il cesareo il latte è più ricco di batteri buoni.
Il latte della mamma non è soltanto un alimento per mantenere il corpo in buona salute, è anche un pieno di anticorpi per difendere il piccolo dalle infezioni microbiche ed un modo per favorire il contatto pelle a pelle.
Quando si è mamme da poco, per stimolare la produzione del latte non è necessario mangiare molto. È sufficiente mangiare poco più, mantenendo invariata la distribuzione degli alimenti e e bevendo liquidi a sufficienza, per aiutare la ghiandola mammaria a produrre latte.
L’alimento più adatto per il neonato è il latte materno. Nei casi in cui la ghiandola mammaria non inizi a produrlo tempestivamente ed in quantità adeguata, è necessario stimolare la montata lattea seguendo piccoli accorgimenti.
La mastite è un’infiammazione delle mammelle e può manifestarsi nel post-partum. Può comparire quando il bambino non succhia abbastanza spesso o a lungo da drenare completamente […]
L’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita. Le donne che non possono o scelgono di non allattare, però, non vanno colpevolizzate.
Alcune sostanze non sono compatibili, altre sono a rischio ma nella maggior parte dei casi basta qualche precauzione. L’importante è consultare sempre il medico curante.