THC aumenta il rischio di schizofrenia del 30% nei ragazzi

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THC aumenta il rischio di schizofrenia del 30% nei ragazzi

cannabis e schizofrenia
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Dallo studio pubblicato lo scorso 4 maggio si ben evince quanto sia sbagliato far arrivare il messaggio agli adolescenti che una canna ogni tanto si può fare, purtroppo non è così. Oggi lo sappiamo con certezza che il THC, la sostanza madre dei cannabinoidi,  provoca danni irreparabili al sistema neuro cerebrale. Legalizzare gli spinelli è come dare il via libera alle organizzazioni malavitose verso la manipolazione della generazione Z, quella dei nostri ragazzi.

Intreccio irreversibile tra uso di sostanze e malattie mentali

Lo studio a cui facciamo riferimento è stato pubblicato su Psychological Medicine dall’Università di Copenaghen sui dati recuperati presso la National Institute on Drug Abuse. Lo studio ha analizzato i dati dettagliati delle cartelle cliniche che coprono 5 decenni e che rappresentano più di 6 milioni di persone in Danimarca, è stata quindi stimata la frazione di casi di diagnosi di schizofrenia con la dipendenza da cannabis. I dati hanno dimostrato chiaramente quanto iniziare a fumare cannabis nella fascia di età 16 – 24 anni predisponga a mettere a rischio il sistema neuronale, in modo specifico ad essere danneggiati sono i neuroni della corteccia prefrontale, l’area in cui avvengono i processi del pensiero. Questo studio si aggiunge ad altri lavori già noti, dove si evidenziava un aumento delle diagnosi di schizofrenia attribuiti all’uso di cannabis negli ultimi cinquant’anni. Gli autori del lavoro osservano che questo aumento è probabilmente collegato alla maggiore potenza della cannabis, nel tempo modificata in laboratorio e alla crescente prevalenza di disturbi da uso di cannabis diagnosticati nel tempo.

I danni della cannabis attivano i sintomi della schizofrenia 

La dipendenza da cannabis e la diagnosi di schizofrenia sono disturbi mentali gravi con esito non proprio favorevole, infatti, possono avere un profondo impatto sulla vita delle persone e delle famiglie. Le persone con disturbo da uso di cannabis, purtroppo, non sono in grado di smettere di fumare nonostante siano consapevoli delle conseguenze negative nelle loro vite. La schizofrenia, fino a decenni fa aveva un’incidenza circa dell’1% oggi ha raggiunto una incidenza del 30% tra i fumatori di cannabis. La patologia schizofrenia è la più grave malattia mentale e colpisce il modo in cui una persona pensa, si sente e si comporta. Le persone affette da questo disturbo possono sembrare come se avessero perso il contatto con la realtà e i sintomi possono rendere difficile partecipare alle normali attività quotidiane. È davvero importante la prevenzione dal fumo anche se sono disponibili trattamenti efficaci sia per il disturbo da uso di cannabis sia per la schizofrenia, attraverso periodi di recupero presso le comunità a questo tema specializzate.

La cannabis ruba la mente, non permetterlo

Legalizzare la cannabis è un messaggio sbagliato. L’aumento della legalizzazione della cannabis negli ultimi decenni l’ha resa una delle sostanze psicoattive più utilizzate al mondo, mentre è diminuita la percezione del pubblico del suo danno.  I risultati di questo studio devono essere un passo avanti nella direzione della prevenzione, come la decisione di assaggiare il primo spinello, soprattutto verso i ragazzi. Sappiamo infatti che i tassi di consumo quasi quotidiano di cannabis e nuove diagnosi di schizofrenia sono più alti tra maschi 16% rispetto alle femmine 4%. Una serie di articoli da leggere per meglio conoscere i danni provocarti dal THC.

Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta CBT, laureata in psicologia clinica

Resp. Scientifico Guidgenitori.it

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