Fortunatamente il tettuccio di una macchina ha attenuato l’impatto ed il ragazzo, anche se tra varie fratture ed in coma farmacologico, è in vita. E’ lo striminzito resoconto di un ragazzo di soli 16 anni, gay, lanciatosi dalla finestra del terzo piano della sua scuola, deciso a chiudere con quella parte del mondo che non solo rifiuta ma schernisce colui che mostra identità del terzo tipo.
Lo sviluppo dell’identità sessuale
Quando parliamo di sessualità è necessario fare una distinzione tra la sessualità biologica e quindi il patrimonio cromosomico (XX per la donna ed XY per l’uomo) e l’identità sessuale, ovvero il senso di appartenenza al sesso maschile o femminile. A queste due posizioni deve essere aggiunto il ruolo della sessualità nella società, quindi una identità culturale e di inserimento nei vari strati della società. E’ interessante capire quando questi due fattori iniziano ad inviare il loro segnale interiore al soggetto. Un bambino fin verso i diciotto – venti mesi non ha la percezione del suo genere sessuale. Sa quindi di essere un maschietto o una femminuccia solo perché gli viene detto di esserlo, ma gli stimoli propri del corpo non inviano ancora nessun segnale e quindi il bambino è totalmente indifferente. Con l’acquisizione del controllo degli sfinteri, i bambini iniziano ad avere la percezione interna dovuta alla contrazione dei muscoli pubici per la femminuccia e con le prime erezioni del pene per i maschietti. La percezione propria del corpo unita a ciò che viene inviato come messaggio dai genitori, è il primo segno di riconoscimento del genere di appartenenza per il bambino.
L’orientamento sessuale
L’orientamento sessuale è il risultato di una complessa interazione di fattori sia ambientali che culturali, oltre che biologici. E’ innegabile che i geni e quindi la bio-chimica giochi un ruolo significativo nello sviluppo della personalità di un individuo così come il contesto familiare. Con i suoi modelli culturali di riferimento, la famiglia può rinforzare o meno la predisposizione genetica. L’orientamento sessuale inizia a svilupparsi nella fanciullezza seguendo entrambe le tracce delineate dal grande regista della nostra personalità. Quindi, non è possibile scegliere se essere eterosessuali o omosessuali. Lo stato di coscienza specifico inizia ad evidenziarsi intorno al periodo dell’adolescenza, quando ancora non si sono avute esperienze sessuali. Va da sé che è anche impossibile modificare verso quale identità di genere l’amore verrà direzionato e solo con i primi innamoramenti si riuscirà a percepire quale è il proprio orientamento sessuale..
Quale atteggiamento avere se l’orientamento è verso il proprio sesso
Riconoscersi gay non è semplice per nessun ragazzo in una società dove l’omosessualità è ancora vista come una malattia o un vizio da togliere. Un gay non ha bisogno di cure per modificare il suo modo di essere persona. Un supporto psicoterapeutico è consigliato solo ed unicamente per accompagnare l’adolescente nel riconoscersi così com’è. Bisogna evitare che il ragazzo venga risucchiato dal pregiudizio della società che mettendolo alla berlina, inevitabilmente, potrebbe esporlo ad essere infettato da un sentimento depressivo. Lo stesso supporto dovrebbe essere proposto anche ai genitori: loro per primi devono imparare ad accettare l’orientamento sessuale dei loro figli e riconoscere pieno diritto all’omosessualità, infatti, non è una malattia, non ha bisogno di cure e non può essere modificata, ma solo accettata.
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Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, Psicoterapeuta, laureata in Psicologia Medica