Ho cercato un po’ di documentarmi su questo argomento non solo perché io ho la pressione arteriosa al limite, quindi devo fare attenzione ma, anche per non abituare al gusto del salato le bambine per non compromettere la loro salute futura.
Prima di tutto abbiamo bisogno di sapere la quantità di sale necessaria al nostro corpo per stare bene. L’American Heart Association, l’organismo di riferimento per la salute degli Stati Uniti stabilisce la quantità di cloruro di sodio necessario: tra i 1.500 ed i 2.300 milligrammi di sodio il giorno. Poiché portiamo sulla nostra tavola cibi che contengono il sodio aggiunto per conservarli o per dare un gusto più sapido alle pietanze, dobbiamo imparare a leggere sempre le etichette dei cibi e fare attenzione alla grammatura che non si riferisce all’intera confezione ma, alcune volte è indicato il rapporto con la porzione ed altre volte per 100 grammi. Questa differenza può creare molta confusione, ecco perché è bene leggere sempre con attenzione le etichette.
Per dare un valore di riferimento conviene tenere a mente i seguenti parametri:
Ci aggiorniamo a domani, ora devo pensare al pranzo: oggi polenta con ragù di carne per un pH di 5,5 frittata agli spinaci e formaggio per un pH totale di 5,7
Colazione: Ananas e clementine ed una fetta di pane al miele Una tazza di tè
Break: Snack Misto di pop-corn e frutta secca
Pranzo: Polenta con ragù di carne
Break: Snack pomeridiano al formaggio e frutta ed una tazza di tè
Cena: Frittata agli spinaci e formaggio
e….se stiamo svezzando il bambino Pappe dopo i 10 – 11 mesi