Tè verde e tè nero, se ricordo bene avevo già raccontato qualche tempo fa la differenza tra questi tipi di tè. La pianta è esattamente la stessa, quello che cambia è la lavorazione delle foglioline di tè.
Le foglioline di tè lasciate appassire al sole e poi riscaldate in forno per dieci minuti a 280° trasformano il tè in quello chiamato – verde – perché non è fermentato. Il calore stimola la trasformazione degli enzimi in polifenoli. Le foglioline sono poi passate in un essiccatoio a 160°. Per trasformare le foglioline in tè nero, queste vengono sottoposte al processo della fermentazione e per finire sono poste ad essiccare a 90° per venti minuti. La fermentazione è una reazione chimica che influisce sul sapore delle foglie e le trasforma da verdi in marrone.
La teina è abbondante nel tè nero mentre è pochissima in quello verde, è la fermentazione che la sprigiona, mentre entrambi i tè sono ricchi di polifenoli e flavonoidi. Questi antiossidanti intercettano i radicali liberi e li distruggono. Il tè verde è però, tra tutti quello che contiene il più alto valore di polifenoli e flavonoidi.
I radicali liberi sono sostanze chimiche che possono danneggiare le cellule e provocare malattie. Il tuo corpo li produce quando trasforma certi cibi in energia e quando i raggi solari colpiscono la pelle. Il tè aiuta il corpo a combattere i radicali liberi con i suoi antiossidanti.
Si è fatto tardi, devo pensare al pranzo: preparerò una bella zuppa di lenticchie con avocado per un valore pH di 6 e per cena Hamburger di trote con ortaggi per un pH di 6.
Zia Vittoria
Colazione: Mirtilli, Kiwi e pera con yogurt – Una tazza di tè
Break: Bignè brasiliani
Pranzo: Zuppa di lenticchie e avocado
Break: Mele, uvetta e pinoli al micro-onde – ed una tazza di tè
Cena: Hamburger di pesce alla salsa di limone – Coriandoli di ortaggi e patate
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire