La carenza di vitamina D viene diagnosticata tramite un esame del sangue che misura i livelli di 25-idrossivitamina D. Il trattamento, in caso di insufficienza, di solito comporta l’integrazione con la vitamina D, oltre a modifiche dello stile di vita, come aumentare l’esposizione al sole e arricchire la dieta con alimenti contenenti vitamina D. La carenza di vitamina D può verificarsi per diversi motivi, tra cui: insufficiente esposizione al sole, la pelle produce vitamina D se esposta alla luce solare. Dieta povera di vitamina D, gli alimenti ricchi sono: salmone, sgombro, sardine, olio di fegato di merluzzo. Assorbimento intestinale compromesso come nella malattia celiaca, il morbo di Crohn e la fibrosi cistica. Pigmentazione della pelle: le persone con pelle scura producono meno vitamina D in risposta alla luce solare rispetto alle persone con pelle chiara e l’età avanzata: Con l’età, la pelle diventa meno efficiente nella sintesi della vitamina D.
Risultati della conferenza internazionale sulla vitamina D
Sono stati pubblicati sulla rivista internazionale – Endocrine Reviews – i lavori della sesta International Conference on Controversies in Vitamin D, in cui sono stati discussi aspetti clinici critici e pertinenti nel dibattito scientifico sulla vitamina D, vediamone una panoramica delle tematiche trattate:
- Raccomandazioni sulla Dose: Discussione sulle dosi giornaliere raccomandate di vitamina D per diverse popolazioni, tra cui bambini, adulti e anziani, le differenze nei fabbisogni tra soggetti sani e quelli con condizioni di carenza o malattie croniche.
- Livelli Ottimali di Vitamina D: Analisi dei livelli sierici ottimali di -25(OH)D (25-idrossivitamina D)- e i valori di cut-off per la carenza, l’insufficienza e la sufficienza.
- Vitamina D e Malattie Croniche: Esame del ruolo della vitamina D nella prevenzione e nel trattamento di varie malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete, le malattie autoimmuni e alcuni tipi di cancro.
- Ruolo della Vitamina D nel Sistema Immunitario: Evidenze sul coinvolgimento della vitamina D nella modulazione della risposta immunitaria e la sua efficacia nel ridurre il rischio di infezioni, inclusa l’influenza e altre infezioni respiratorie.
- Supplementazione di Vitamina D: Efficacia, sicurezza e strategie di supplementazione. Differenze tra supplementazione orale, esposizione alla luce solare e cibi fortificati.
- Vitamina D nella Salute Ossea: Approfondimenti sul ruolo della vitamina D nel metabolismo del calcio e nella salute delle ossa, inclusa la prevenzione e il trattamento di condizioni come l’osteoporosi e il rachitismo.
- Metabolismo della Vitamina D: Comprensione delle vie metaboliche della vitamina D, fattori che influenzano la sintesi cutanea e il metabolismo nel fegato e nei reni.
- Vitamina D per essere fissata ha bisogno delle radiazioni UV per almeno mezz’ora al giorno senza alcuna crema protettiva a fare da filtro.
Studi Clinici Recenti: Revisione dei risultati di studi clinici recenti e meta-analisi che hanno esaminato l’effetto della vitamina D su varie condizioni di salute.
Vitamina D e sistema neuro cognitivo
La vitamina D ha un ruolo significativo non solo nel metabolismo osseo e della salute, ma anche nel funzionamento del sistema nervoso centrale. Le ricerche attuali indicano che la vitamina D è essenziale per la salute neuronale e per il funzionamento ottimale del sistema nervoso. Vediamone alcuni dei principali impatti della vitamina D sui neuroni e il sistema nervoso:
- Neuroprotezione: La vitamina D possiede proprietà neuroprotettive. Studi suggeriscono che può proteggere i neuroni dai danni, riducendo l’infiammazione e lo stress ossidativo, entrambi fattori che contribuiscono a molte malattie neurodegenerative.
- Crescita e Differenziazione Neurale: La vitamina D influisce sulla crescita e differenziazione dei neuroni. Agisce sui recettori presenti nel cervello e può influenzare la sintesi di neurotrofine, proteine che promuovono la sopravvivenza e la crescita neuronale.
- Funzione Neurotrasmettitoriale: La vitamina D è coinvolta nella regolazione della sintesi di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, influenzando così l’umore e le funzioni cognitive. Disfunzioni nella segnalazione di questi neurotrasmettitori sono associate a condizioni come la depressione e l’ansia.
- Sinaptogenesi: La vitamina D può fomentare la formazione di sinapsi, le connessioni tra neuroni. Un’adeguata sinaptogenesi è fondamentale per l’apprendimento e la memoria.
- Infiammazione e Malattie Neurodegenerative: Le proprietà antinfiammatorie della vitamina D possono giocare un ruolo nella riduzione del rischio o rallentamento della progressione di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla, la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Alcune ricerche suggeriscono che bassi livelli di vitamina D possono essere correlati a un rischio aumentato di queste condizioni.
- Plasticità Neuronale: La vitamina D è coinvolta nella plasticità neuronale, la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi strutturalmente e funzionalmente in risposta a nuove esperienze, apprendimento o danno.
- Barriera Ematoencefalica: La vitamina D può avere un ruolo nel mantenimento della barriera ematoencefalica, che protegge il cervello da sostanze nocive presenti nel sangue.
- Disordini Psichiatrici: Studi hanno suggerito un legame tra carenza di vitamina D e la comparsa o l’aggravamento di disordini psichiatrici come la schizofrenia e i disturbi dell’umore. La vitamina D potrebbe modulare vie biochimiche e strutturali che influenzano la funzione cerebrale.
È importante notare che la maggior parte delle evidenze proviene da studi epidemiologici e sperimentali; ulteriori ricerche e studi clinici sono necessari per comprendere a fondo i meccanismi molecolari e per stabilire raccomandazioni precise in ambito clinico.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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