La sindrome dell’occhio secco o Dry Eye Syndrome consiste nell’impoverimento del film lacrimale che lubrifica la superficie del bulbo oculare. In questo periodo, secondo gli oculisti, ne siamo un po’ tutti soggetti a causa del troppo tempo passato davanti a un monitor. I sintomi vanno dal bruciore al prurito, dal fastidio alla luce alla sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. Una situazione spiacevole, che può rendere difficile anche concentrarsi sul lavoro e nello studio. L’uso diffuso del computer e dello smartphone, il fatto di stare a lungo al chiuso, in ambienti con aria secca non è di aiuto perché favorisce l’evaporazione del film lacrimale a causa di una riduzione del meccanismo dell’ammiccamento. Oltre a causare arrossamento, prurito e bruciore, la sindrome dell’occhio secco favorisce la comparsa di irritazioni e congiuntiviti. È quindi bene non esagerare con il computer, tenendo conto che già si seguono le lezioni o si lavora in Smart working online per diverse ore al giorno.
Almeno ogni ora si dovrebbe distogliere lo sguardo dal video e chiudere gli occhi per un paio di minuti, coprendoli con le mani chiuse a coppa. Il sollievo è garantito. Utili poi un po’ di esercizi di ginnastica: fissare tre oggetti posti a distanze diverse per qualche secondo, ammiccare più volte, strizzare le palpebre come quando la luce è intesa, roteare gli occhi. Questi movimenti allenano i muscoli oculari e favoriscono l’afflusso di sangue e ossigeno ai tessuti. È poi essenziale bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, ma non soft drinks o bibite piene di zucchero che piacciono tanto ai ragazzi. Si deve migliorare lo stile alimentare degli studenti, proponendo verdure fresche e più pesce, entrambi cibi ricchi di antiossidanti e di acidi grassi insaturi del tipo omega 3, che favoriscono l’idratazione dei tessuti dell’occhio e rendono il film lacrimale più spesso e protettivo. È importante la vitamina A, presente in pomodori, peperoni, spinaci, zucca, radicchio, carote: rende le strutture oculari più resistenti alle aggressioni esterne. Buone quantità di queste vitamine si trovano anche nelle uova e nei formaggi.
Nelle case l’aria è sempre troppo secca e adesso anche il caldo si sta facendo sentire: se l’umidità scende al di sotto del 50% il corpo traspira di più, perde liquidi e si avverte subito secchezza di occhi e labbra. Si può rimediare utilizzando un umidificatore che porti la percentuale di umidità almeno al livello di 60. Per questa ragione sarebbe meglio, nel caso dei ragazzi più grandi, utilizzare di più gli occhiali rispetto alle lenti a contatto. Inoltre gli occhiali, anche quelli da vista, limitano l’affaticamento e l’eccessiva evaporazione del fil oculare, creando un microambiente umido, tenendo lontano anche pulviscolo e allergeni, a tutto vantaggio del comfort oculare.
Sahalima Giovannini