Zecche parassiti degli animali che fanno male anche a noi

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Zecche parassiti degli animali che fanno male anche a noi

attenzione alle zecche
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L’estate invita a cercare il fresco, oltre che al mare o in piscina, anche nel verde, con passeggiate e pic nic nei prati in campagna, in montagna o nei parchi in città. Per i bambini, il contatto con la natura è un’esperienza importante, ricca di stimoli oltre che di divertimento. La natura, però, può nascondere qualche insidia, come la presenza di bestiole che possono attaccare anche l’uomo: sono le zecche, vediamo come difenderci.

Zecche: tra gli insetti sono quelli più diffusi

Secondo gli esperti, anche in Italia negli ultimi anni c’è stato un ritorno delle zecche, a causa del clima sempre più caldo. Le zone in cui questi animaletti sono maggiormente presenti sono l’Italia nord Orientale, come il Veneto, il Trentino, il Friuli e le aree dell’Europa centrale. È però possibile incontrarle anche ad altre latitudini, per esempio in alcune zone degli Appennini.

Le zecche possono essere pericolose perché si nutrono del sangue. Solitamente attaccano animali liberi, per esempio i cervi, ma in mancanza di prede di questo tipo rivolgono la loro attenzione anche a prede come il cane o l’uomo.   Vivono nell’erba alta, sui tronchi degli alberi e sui rami. Quando captano la presenza di un animale a sangue caldo, vi si lasciano cadere oppure si arrampicano lentamente. Affondano i denti nella pelle per succhiare il sangue e nutrirsi: in questo modo trasmettono batteri che possono causare malattie.

Attenzione alle infezioni trasmesse dalle zecche

Le conseguenze del morso della zecca possono essere pericolose, perché in alcuni casi questi animaletti sono responsabili di malattie. Possono trasmettere varie infezioni, come la Febbre bottonosa per esempio, oppure la Tularemia o la malattia di Lyme. La malattia più diffusa e pericolosa è la TBE – detta anche meningoencefalite da zecche. Provoca sintomi simili a quelli di un’influenza: febbre, confusione mentale, dolore muscolare e mal di testa. Spesso viene superata senza problemi, se la persona sta bene, ma negli anziani o nei soggetti con malattie pregresse può avere un decorso serio e richiedere il ricovero. Per prevenire la TBE è disponibile un vaccino, ma è consigliato soprattutto a chi vive in zone di montagna oppure è a contatto con animali che possono essere preda delle zecche. Per informazioni ci si può rivolgere alla propria Asl.

Come evitare i rischi dovute alle punture delle zecche

Altrettanto importante è cercare di evitare il contatto con le zecche. È bene evitare di sostare a lungo nelle zone dove l’erba è alta e sotto gli alberi, durante soste nel verde e pic nic. Meglio scegliere zone dove l’erba è tagliata, perché è meno facile incorrere in uno di questi insetti. Per le passeggiate e le escursioni, adulti e bambini devono indossare indumenti coprenti, come pantaloni lunghi, camicie o polo a manica lunga, scarponcini stringati con le calze. Sulle parti scoperte di pelle è bene applicare un repellente per insetti: vanno bene quelli che si usano per le zanzare. Una volta a casa, la pelle va ispezionata con cura. Se si nota una zecca, riconoscibile come un insetto di colore bruno gonfio di sangue, è bene rivolgersi subito al medico per toglierla senza schiacciarla. Se infatti la si uccide mentre è ancora attaccata alla pelle con il rostro, può rigurgitare nel circolo sanguigno anche i germi responsabili delle malattie.

Sahalima Giovannini

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