Ultimi giorni prima della lunga interruzione per le vacanze invernali. Per i bambini della scuola per l’infanzia e, spesso, anche della primaria, è il momento delle recite di Natale. I piccoli si sono esercitati per molti giorni in canti corali e musiche tradizionali e si sono misurati in semplici rappresentazioni della Natività suddividendosi i ruoli tra protagonisti e gregari. I bambini stanchi ed elettrizzati non vedono l’ora di poter mostrare a mamma, papà e nonni. I nostri bambini, insomma, si aspettano molto da noi: cerchiamo di essere partecipi della loro gioia e della loro emozione, senza deluderli.

Un momento di divertimento e di educazione

Le recite natalizie non hanno semplicemente l’obiettivo di far divertire i bambini e di mostrare ai genitori quello che i piccoli sono capaci di fare. Le recite hanno anche un ruolo educativo, è a tutti gli effetti un momento didattico, costruito con le maestre e portato avanti dai bambini, il tutto prevede l’apprendimento di una parte, un semplice copione o una canzoncina e l’attivazione di alcune regole per la riuscita di un progetto comune. Per fare in modo che la recita sia ben riuscita, ciascun bambino dovrà adeguarsi al ruolo assegnato, che l’insegnate deciderà in base alle capacità di ciascuno di loro: qualche bambino intonato farà parte del coro, i più portati per la recitazione saranno scelti come personaggi della rappresentazione, i più timidi saranno le comparse. Ci saranno quindi ruoli più in vista e altri più discreti, ma tutti essenziali per lo spettacolo e ogni bambino sa di dover svolgere il proprio impegno con disciplina e autonomia, stando in silenzio quando necessario e rispettando le parti degli altri. Si tratta quindi di un momento di grande valore per i piccoli e i genitori devono rispettarlo, partecipando emotivamente: è molto importante per i bambini sapere che i genitori e i nonni sono arrivati appositamente da casa o dal lavoro per loro, solo per vederli, applaudirli e condividere un momento speciale.

La recita è una recita, non una competizione

Il ruolo dei genitori nelle recite natalizie è quello di essere presenti, sorridere, sostenere i figli anche se, probabilmente, ci sarà qualche bimbo che prenderà una nota sbagliata o che dimenticherà la filastrocca da recitare. I più piccoli, probabilmente, potranno scoppiare in lacrime nel vedere la mamma e il papà e correranno da loro, dimentichi della recita. Ovviamente non andranno sgridati: si tratta di piccoli, teneri inconvenienti, che aggiungono tenerezza e spontaneità alla recita natalizia. Lo spettacolo, proprio perché fatto da bimbi e a ridosso di Natale, deve restare quello che è: un momento di gioia e di allegria. No, quindi, a volersi inserire a tutti i costi nel ruolo del bambino, con frasi del tipo – su, fatti un po’ più vedere, canta a voce più alta, che sei il più intonato. No, anche a protestare perché la propria bambina ha svolto il ruolo di minore importanza anziché da protagonista. Il ruolo assegnato dalla maestra è portato avanti con serietà e impegno dal bambino e il genitore non deve mettersi di mezzo, spingendo il piccolo a un comportamento competitivo. Attenzione anche alla mania di scattare foto: per ragioni di privacy, non sempre è possibile utilizzare il cellulare o la macchina fotografica per immortalare il proprio bambino. Per questo è opportuno informarsi prima presso le insegnanti. In ogni caso ci sarà sicuramente qualche volontario che, dietro firma di una – liberatoria – provvederà a scattare un vero e proprio reportage sulla recita dei bambini. Senza litigi e senza stress, a vantaggio soprattutto per i nostri bambini.

Giorgia Andretti

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