Il massaggio infantile o neonatale è una tecnica praticata da anni in molti paesi del nord Europa e in Oriente e da qualche anno si sta diffondendo anche in Italia. I benefici del massaggio sono sia psicologici sia fisici, poiché è utile anche per alleviare i piccoli disturbi dei primi mesi di vita. Inoltre, ha la capacità di rafforzare il legame speciale esistente tra la mamma e il bimbo, legame già attivo tra le pareti dell’utero nel pancione.
Dal punto di vista strettamente fisico, il massaggio aiuta a sviluppare e a regolare le funzioni respiratorie, circolatorie e gastrointestinali e spesso, ha un effetto positivo nell’alleviare le coliche gassose, alle quali i bambini sono frequentemente soggetti. Per quanto riguarda il benessere psicologico, il massaggio approfondisce la conoscenza affettiva tra il neonato e i genitori, facilitando lo scambio dei messaggi affettivi. Attraverso il massaggio, il bebè sente di essere accolto e protetto in modo positivo. Mamma e bambino si donano reciprocamente rilassamento e benessere, compenetrandosi ad un livello emotivo e fisico più profondo. Si sentono quindi più vicini e in sintonia. Il massaggio è, insomma, un mezzo piacevole per consolidare il legame di attaccamento donando sicurezza e fiducia alla base dei rapporti del piccolo con i genitori e il mondo che lo circonda.
Si può iniziare a massaggiare il bambino verso i due mesi di vita, iniziando con cinque minuti al giorno per poi aumentare il tempo se il piccolo mostra di gradire il trattamento. La stanza in cui viene eseguito il massaggio deve essere ben calda, con una temperatura di circa 25°. Le mani di chi esegue i movimenti devono essere calde e perfettamente pulite; i movimenti devono essere leggeri e delicati e ci si può aiutare con un poco di olio di mandorle dolci o di olio per bebè senza profumazione. Il momento ideale per massaggiare il bambino è verso sera, dopo il bagnetto: il trattamento ha un effetto rilassante e predispone al sonno.
Lina Rossi