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Vacanze: in viaggio con i bambini piccoli

bambini e jet lag
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Per gli adulti rompere i ritmi quotidiani del lavoro è già l’inizio della vacanza, purtroppo non è così per un bambino. I bambini, almeno fin verso i sette – otto anni, hanno ancora bisogno di dormire a sufficienza. Quando i bambini sono ben riposati, saranno in grado di gestire meglio il tempo della vacanza. Saranno, inoltre, anche pronti a vivere tutte le attività messe in campo dalla famiglia con buona pace per tutti.

Pianificare il tempo del sonno con l’inizio del viaggio

È sicuramente utile pianificare il viaggio, indipendentemente dal mezzo: auto, autobus, treno o aereo. durante il sonno o il riposo del bambino. L’ideale è far coincidere l’inizio del viaggio con il tempo del sonno dei bambini, in questo modo il viaggio sicuramente sarà più facile, sia per il bambino sia per i genitori

  • Per neonati e bambini piccoli, iniziare un viaggio all’ora del pisolino funziona bene. L’ideale è iniziare il viaggio subito dopo la pappa del piccolo e aver cambiato il pannolino, in questo modo la probabilità che dorma senza risveglio è decisamente più elevata;
  • Per i bambini in età prescolare è preferibile iniziare il viaggio dopo aver lasciato loro un po’ di tempo per giocare all’aperto e accertarsi che siano andati in bagno prima di partire.

Se il viaggio richiede parecchie ore, un po’ di attività fisica in una piazzola di ristoro è di aiuto per far rilassare e forse addormentarsi di nuovo il bambino.

Quando il viaggio richiede un cambio di fuso orario

Se il viaggio richiede un cambio di fuso orario, è necessario fare i conti con il jet lag i cui sintomi possono andare dal sonno disturbato, irritabilità, difficoltà di digestione e depressione. Tutto questo accade quando l’orologio biologico interno che scandisce i ritmi circadiani del dormire, mangiare e svegliarsi non corrisponde al tempo del luogo dove si sta andando in vacanza. I neonati e i bambini piccoli di solito non risentono del jet lag come gli adulti, per loro è più semplice, ma potrebbero essere stanchi e scontrosi e non voler dormire ai loro soliti orari. Il suggerimento è quello di pianificare già qualche giorno prima della partenza gli orari dei pasti e dell’andare a letto e conseguentemente il risveglio. Questa nuova routine di almeno tre giorni prima del viaggio aiuterà, non solo i bambini ma anche gli adulti ad adattarsi rapidamente una volta arrivati a destinazione. Possono così essere anticipati o posticipati gli orari in base alla destinazione, ovvero se si va verso Est oppure verso Ovest.

Evitare di somministrare farmaci per limitare il jet lag

A meno che non sia il medico a consigliare farmaci per contrastare il jet lag, non dovrebbero mai essere offerti ai bambini farmaci che inducono il sonno come ad esempio la melatonina. Questi medicinali possono avere effetti collaterali e alcuni non sono raccomandati per i bambini piccoli.

Rossi Lina

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