Napoli Si chiama l’Officina dei Piccoli l’area che il Museo della Scienza ha riservato ai bambini
Interattività è la parola d’ordine, il filo conduttore che accompagna chi varca la soglia del Museo della Scienza di Napoli. Proprio grazie a questo Museo da alcuni anni è più facile e divertente avvicinarsi a discipline complesse e riservate solitamente a pochi come quelle scientifiche. Fenomeni che regolano la nostra vita quotidiana, straordinarie invenzioni tecnologiche, scoperte scientifiche prima misteriose, sono ora accessibili grazie alla Fondazione Idis – Città della Scienza- Onlus, che gestisce e progetta le attività del Museo con l’obiettivo di favorire l’approccio e la diffusione della cultura scientifica in un’area quella di Bagnoli, ex centro produttivo di Napoli, penalizzata da condizioni economiche e produttive sfavorevoli.
Le sezioni del museo
Ogni proposta è studiata appositamente per consentire ai visitatori di sperimentare direttamente i temi di cui si occupano le singole sezioni. Dai Fenomeni alle certezze è lo spazio dedicato a elettricità e magnetismo, fluidodinamica, forza ed energia, luce calore e visione, moto, onde, oscillazioni e vuoto, argomenti che riguardano i fenomeni cui quotidianamente assistiamo e di cui siamo protagonisti attivi o passivi. Le esperienze interattive proposte porteranno a comprendere come funzionano una batteria, una bussola o i magneti, come accade di ritrovarsi con i capelli dritti quando l’aria è carica di elettricità, come può un pallone danzare grazie alla forza di un getto d’aria, o come fluttuano le bolle di sapone. La luce e la visione, inoltre, non avranno più alcun segreto: sarà possibile creare piccoli arcobaleni o realizzare una caricatura digitale grazie all’immagine deformata dagli specchi virtuali. Ci potrà scambiare parti del viso con il proprio compagno di fronte, si potrà scoprire come si ottiene la luce bianca, o cosa c’è dietro un miraggio. Il movimento dei corpi e le sue variazioni creeranno un fantastico spettacolo di ombre danzanti e si potrà scoprire quanta forza possa generare il vuoto provando ad attaccarsi con tutto il corpo a piccole ventose poste su una parete. La creatività insita nella natura umana si potrà, invece, non solo vedere grazie alla mostra Le mani e la mente, ma anche mettere in pratica seguendo i corsi di ceramica proposti.
Una tra le postazioni più interessanti del Museo è il Planetario, all’interno del quale sarà possibile non solo vedere riprodotte sulla cupola oltre 7000 stelle, ma, anche, oggetti visibili ad occhio nudo e le costellazioni. Di sicuro attrarrà l’attenzione dei golosi lo spazio Gnam, nel quale è affrontato il tema scienza ed alimentazione.
Una mostra interattiva coinvolgerà i presenti per sensibilizzarli al consumo critico e a considerare il cibo anche come identità. Non mancheranno laboratori di gusto e degustazioni. Il Museo della Scienza è dotato perfino di opere d’arte: installazioni tecnologiche e interattive che hanno una specifica relazione con i temi trattati. Non mancano, infine, gli strumenti del passato, che, come la lampada ad arco, la lanterna magica o la camera oscura, svelano le origini di alcune tra le innovazioni tecnologiche più diffuse oggi e ci ricordano quanti progressi siano stati fatti.
L’Officina dei Piccoli
È un vero e proprio Children Museum con spazi appositamente creati affinché i più piccoli possano divertendosi imparare e, al tempo stesso, incrementare la propria creatività.
Ad accoglierli ci sarà Bit, installazione informatica creata da “Studio Azzurro” che ha come protagonista un buffo personaggio che spiegherà loro dove sono finiti e richiamerà perfino all’ordine i soliti distratti.
Una volta entrati i bambini troveranno numerose sollecitazioni a cominciare, ad esempio, dal Battello trasformista, un’area polivalente dove i piccoli potranno giocare ad essere su un’imbarcazione, o immaginare di viaggiare in altri luoghi. Un planetario, realizzato appositamente per loro, poi, sarà il luogo ideale per un’avventura fra le stelle, mentre, nel Tunnel dei sogni potranno affrontare paure e scoprire se stessi e le proprie emozioni, tra specchi, luci e suoni. L’albero parlante, poi, che invece dei frutti offre filastrocche, li indurrà a scoprire il piacere di leggere che avranno modo in seguito di coltivare nella casa della lettura, un vero e proprio “covo” riservato esclusivamente ai bambini.
Alcune postazioni sono dedicate interamente alla scoperta dei sensi. L’olfatto è importante, si sa, e per affinare la sensibilità dei più piccoli, non c’è niente di meglio della Matassa olfattiva, groviglio di tubi colorati tra i quali distinguere gli odori. Una parete tattilecon contenitori estraibili servirà, invece, ad insegnare ai bambini a riconoscere le qualità dei materiali differenti, mentre, la stanza sonora, li coinvolgerà interamente attraverso i suoni provocando in loro emozioni che potranno poi tradurre in parole e immagini. Alla tavola del gusto, invece, i bambini saranno invitati, a servire il loro cibo preferito agli animali invitati a pranzo. Nello spazio da 0-3 anni, infine, anche i piccolissimi potranno in tutta sicurezza muoversi e compiere le loro prime esperienze ed esplorazioni.
Informazioni: Tel. 081/73.52.225 73.52.390 Mail info@cittadellascienza.it
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Elena Paloscia