Giochi, vacanze e tempo libero: il governo inglese rivide i criteri per valutare l’indigenza dei più piccoli
Vacanze, tempo libero e numero di stanze da letto in casa. Sono i nuovi criteri fissati dal governo britannico per determinare la soglia di povertà dei bambini del Regno Unito, che non verrà più misurata dall’avere vestiti caldi e pancia piena, ma in termini di biciclette o festicciole a casa con gli amici. Cambia il metodo per misurare la soglia della povertà, che da adesso in poi prenderà in considerazione – per la prima volta – la ”privazione materiale” di cui possono essere vittima i bambini. Una misura che fa riflettere: la soglia di povertà britannica del XXI secolo, infatti, non ha più niente a che fare con la sopravvivenza o con cibo e un tetto sulla testa, ma riguarda il confronto con gli altri, ovvero il potere prendere parte alle stesse attività sociali alle quali partecipano altri bambini.
Con i nuovi parametri il governo deciderà se è stato raggiunto l’obiettivo – più volte annunciato – di ridurre e poi sradicare la povertà nel paese. Una mossa, quella dell’esecutivo, che gli esperti hanno accolto con soddisfazione. Per Jonathan Bradshaw, dell’Università di York, “il fatto di non avere una bicicletta non è di per sé una ragione sufficiente per dire che qualcuno è povero, ma può diventarlo se combinato con altri fattori. Per un bambino non averla può essere una privazione se non se la può permettere e la desidera molto”.”La povertà – spiega Bradshaw – non è più una questione di sopravvivenza, ma è legata alla possibilità di prendere parte alla società nella quale viviamo”.
Da parte sua Kate Green, del gruppo One Parent Families, ha osservato che i nuovi criteri renderanno più facile stabilire se il divario tra le famiglie ricche e povere diminuisce o meno
Ma Green ha anche criticato il governo per il modo in cui misura il reddito delle famiglie.
Nella lista delle cose che deve avere un bambino per non essere sotto al livello di povertà deve esserci una vacanza di almeno una settimana lontano da casa con tutta la famiglia, un hobby o un’attività ricreativa di qualche genere e sufficienti stanze per non dover dormire con un fratello di sesso diverso dopo i dieci anni. Criteri innovativi, che mostrano il cambiamento di prospettiva degli ultimi anni. Nel 1983 solo il 32% delle persone pensavano che invitare a cena amici o familiari fosse una necessità, ma già nel 1999 la percentuale era salita al 65%. Inoltre, tra il 1995 ed il 1999 il numero di genitori britannici convinti che i figli avessero bisogno di un computer è passato dal 20 al 42%.
Il governo non ha dimenticato nemmeno gli adulti, tracciando i criteri di povertà anche per loro. Essere poveri in Gran Bretagna nel terzo millennio implica non avere due paia di scarpe decenti, avere una casa fatiscente, non riuscire a trascorrere almeno una settimana di vacanza all’anno senza essere ospitati da amici o genitori, non avere del denaro da spendere per se stessi e non poter invitare almeno una volta al mese familiari ed amici a cena a casa.
Matteo De Matteis