Oltre 10mila: sono i casi di morbillo segnalati in Europa nel 2012, la maggior parte in Romania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito. Lo racconta l’ultimo rapporto dell’European Center Diseases Control – ECDC. In particolare, nel primo semestre 2012, 29 Paesi dell’unione europea e dello Spazio economico europeo – See – hanno riportato 4.513 casi di morbillo, portando a 10.427 il numero di casi segnalati tra luglio 2011 e giugno 2012, con un’incidenza di 2,05 casi per 100mila abitanti. I rischi non sono pochi: anche coloro che non hanno particolari disturbi di salute possono andare incontro a complicanze come broncopolmonite, meningite, encefalite. I più a rischio sono ovviamente i bambini immunodepressi o sofferenti di patologie croniche concomitante. Per evitare qualsiasi rischio esiste il vaccino, in Italia disponibile in forma coniugata con il vaccino contro la rosolia e la parotite.
Una malattia pericolosa
Il morbillo è la malattia esantematica più pericolosa, anche se oggi meno diffusa di qualche anno fa grazie alla diffusione del vaccino. E’ una malattia infettiva acuta dovuta all’azione del morbilli virus, estremamente contagiosa, si trasmette attraverso le goccioline della saliva emesse con un semplice starnuto. Dopo un periodo di incubazione: dai 9 ai 15 giorni, ha inizio la fase catarrale, dura circa 4 o 5 giorni. In questa fase compaiono i primi sintomi: febbre alta, tosse secca, catarro, raffreddore, occhi rossi, lacrimazione, macchie rosse sul palato e bianche all’interno delle guance. I sintomi possono far pensare a un’influenza, ma subito iniziano a comparire macchioline rotonde e di colore rosa intenso dietro le orecchie e sul resto del volto. Nel giro di pochi giorni le macchie si fanno irregolari e rosse e ricoprono tutto il corpo. Sul volto possono addirittura unirsi formando chiazze più grandi. Dopo circa sei giorni dalla comparsa delle prime macchie lo sfogo inizia ad attenuarsi e la febbre cala. In genere la malattia fa il suo corso e guarisce spontaneamente, ma è possibile tenere sotto controllo i sintomi con antifebbrili a base di paracetamolo, aerosol contro il catarro e mucolitici.
I rischi delle complicanze si possono evitare
Il bambino va tenuto a riposo, separato dai coetanei per evitare il contagio e non si deve avere fretta di fargli riprendere la scuola e le altre attività, fino a completa guarigione. Le eventuali complicanze del morbillo possono colpire soprattutto bimbi sotto i due anni e adulti. Possono comparire otiti, cioè infezioni dell’orecchio, frequenti soprattutto nei bimbi, infiammazioni della gola e alla laringe, che possono rendere difficoltosa la respirazione, broncopolmoniti, complicanze tipiche dell’età adulta. Ci sono poi casi più gravi, come le encefaliti, infiammazioni del cervello, possono portare a danni permanenti. Tutto questo si può evitare con il vaccino, che annulla quasi del tutto il rischio di contrarre la malattia e, in ogni caso, la rende molto lieve. La vaccinazione non è obbligatoria ma vivamente raccomandata. Andrebbe effettuata verso i 15 mesi di vita, con un richiamo a 12 anni. E’ ben tollerata e non espone ad alcun tipo di rischio. Clicca qui per saperne di più sulla vaccinazione.
Sahalima Giovannini