Osteoporosi: la prevenzione deve iniziare in adolescenza

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Osteoporosi: la prevenzione deve iniziare in adolescenza

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Quando si parla di prevenzione dell’osteoporosi, ci si rivolge sempre alle donne in menopausa oppure agli uomini più anziani. In realtà, la salute delle ossa si difende fin dall’adolescenza, periodo in cui avviene la costruzione della massa ossea. Sono le nuove indicazioni per prevenire l’osteoporosi, malattia sistemica dell’apparato scheletrico che comporta una riduzione della resistenza dell’osso e il conseguente aumento del rischio di frattura. Se si riesce a prevenire la perdita di massa ossea nei periodi precedenti della premenopausa e della menopausa, si avrà una riserva maggiore di calcio che aiuterà a contrastare l’osteoporosi.

Attenzione all’anoressia nelle ragazze

Durante la fase adolescenziale, due fattori mettono a rischio le riserve di calcio: la vita sedentaria e l’alimentazione scorretta. I giovanissimi, soprattutto nel nostro paese, praticano poco sport, trascorrono la maggior parte del tempo in casa davanti allo smartphone. In questo modo si va in carenza di luce naturale necessaria per la fissazione della vitamina D, sostanza indispensabile per l’assorbimento del calcio da parte delle ossa. Inoltre, l’alimentazione scorretta: con troppi zuccheri semplici e grassi saturi, oltre a non fornire nutrimento per le ossa contribuiscono a far guadagnare peso in eccesso. Infine, molte ragazzine oggi più che in passato soffrono di anoressia. Il disagio psichico alimentare può provocare una diminuzione della massa grassa tale da causare mancanza di mestruazioni. I periodi di amenorrea dai tre mesi in su con riduzione dei livelli degli ormoni estrogeni o i periodi di anoressia nervosa, soprattutto nel periodo della adolescenza e fino all’età adulta, incidono pesantemente sulla costruzione della massa scheletrica.

Cosa fare per evitare danni

Per rafforzare le ossa, è necessario passare molto tempo all’aperto, compatibilmente con le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19. I migliori sono gli sport da impatto: corsa, camminata veloce, pattinaggio, hanno il vantaggio di essere poco costosi e alla portata di tutti. In seconda battuta, è necessario assumere più calcio: latte, yogurt e formaggi ne sono una fonte eccellente, ma anche gli ortaggi a foglia verde e la frutta a guscio. Chi è soggetto a intolleranza al lattosio può comunque preferire il latte delattosato, gli yogurt e i formaggi stagionati, naturalmente privi di lattosio. La vitamina D, un elemento essenziale in tutte le fasi della vita perché promuove l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale può essere assunta anche con la dieta: si trova nei latticini, nelle uova, nei pesci. Se una ragazza è molto magra e i genitori sospettano che abbia un disturbo dell’alimentazione, è importante parlarne con il pediatra o il medico. Le conseguenze possono essere anche sul piano fisico, oltre che su quello psicologico e avere ripercussioni in età adulta e avanzata.

Quali rischi dopo i cinquant’anni

Dopo i cinquant’anni di età, nel mondo, una donna su tre e un uomo su cinque corrono il rischio di una frattura per osteoporosi. In media se ne verifica una ogni tre secondi. Nel 2017 la spesa annuale in Italia per le fratture causate da osteoporosi è stata di circa dieci miliardi di euro e per il 2030 si stima una spesa superiore ai dodici miliardi. Oltre alla Mineralometria Ossea Computerizzata – MOC – l’esame per conoscere la densità dell’osso, per la diagnosi si è affiancato un altro dato che si ottiene durante l’esecuzione della MOC: il Trabecular Score – TBS  –  un parametro che fornisce informazioni sulla struttura interna a livello delle vertebre ed aiuta a valutare in maniera più completa la resistenza dello scheletro.

Lina Rossi

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