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Ustioni da sole: non solo melanoma

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Lunghe esposizioni al sole, non rappresentano un pericolo esclusivo dei mesi estivi: i danni arrivano anche quando ci si espone al sole primaverile, magari quello intenso della montagna, senza la dovuta protezione. I filtri solari a schermo totale sono necessari soprattutto nei bambini, infatti, la pelle ha un’ottima memoria e registra i danni subiti nell’infanzia, trasformandoli, anche a distanza ventennale, in seri problemi. Le lesioni gravi non solo limitate al melanoma, possono esserci anche il carcinoma baso-cellulare e il carcinoma squamo-cellulare. Questi ultimi sono forme meno aggressive rispetto al melanoma, ma più compaiono con maggior frequenza e devono essere asportati alle prime avvisaglie per evitare perdite di tessuto importanti.

Il carcinoma baso-cellulare
Conosciuto anche come basalioma o epitelioma baso-cellulare, può presentarsi come una piccola macchia rossastra e desquamante, di papula o di nodulo rosaceo, translucido, dalla superficie liscia, oppure squamosa e ulcerata. Si forma soprattutto nella zona del capo e del viso, in particolare su naso e orecchie ed è la forma cancerosa più frequente nella popolazione di pelle bianca. Pur essendo una forma maligna, il basalioma è poco aggressivo e non dà metastasi, la sua peculiarità è quella di infiltrarsi in profondità e non trasversalmente, in questo modo compromette la funzionalità delle strutture sottostanti. Al comparire di una lesione simile a quelle descritte è bene recarsi immediatamente dal dermatologo per avere una diagnosi certa in modo da intervenire velocemente evitando così interventi chirurgici più invasivi. Per l’asportazione del basalioma si ricorre alla chirurgia classica, ma si può ricorrere anche a terapia fotodinamica, crioterapia con azoto liquido e applicazione di pomata a base di imiquimod, un farmaco appartenente alla categoria degli immunomodulatori che garantisce in molti casi la scomparsa della lesione.

Il carcinoma squamo cellulare
Si forma in zone sottoposte alle radiazioni solari: viso, il collo, il cuoio capelluto negli individui calvi, il dorso delle mani, le braccia, la schiena e le aree di confine tra cute e mucose. I soggetti più colpiti sono coloro che per motivi professionali sono stati costretti a trascorrere molte ore all’aperto o che nel tempo libero passano lunghi periodi al sole e hanno pelle e capelli chiari. Anche i soggetti immuno-depressi: come quelli che hanno subito trapianti di organi, rappresentano una categoria a rischio per lo sviluppo di questa malattia. Il carcinoma squamo cellulare si presenta sotto forma di chiazze, placche o noduli, di colore rosso-giallastro solitamente di dimensione superiore al centimetro, in cui la cute è arrossata, squamosa, a margini irregolari e talvolta è ricoperta da croste oppure è ulcerata e sanguinante. Si deve ricorrere all’asportazione chirurgica, oppure alla radioterapia, laddove il soggetto anziano non possa essere operato. Considerando la potenziale invasività del tumore è necessario avere la certezza di aver asportato interamente la cute affetta.

Le regole per la salute della pelle
Sono regole semplici ma importantissime per difendere la pelle dai problemi più semplici, come l’eritema, a quelli seri come il melanoma. E’ necessario utilizzare la protezione solare adeguata al proprio tipo di pelle non esporsi al sole tra le 11,00 e le 16,00 quando i raggi solari sono più potenti. I bambini sotto l’anno di età non vanno mai esposti al sole diretto. È essenziale evitare eritemi solari e scottature, soprattutto nei bambini prima dei 12 anni, sono le scottature ripetute in giovane età a dare origine, a distanza di anni, alle malattie tumorali della pelle. Oltre alle creme a schermo totale fa indossare ai più piccoli una maglietta bianca e un capellino con visiera prevengono gli eritemi è poi buona norma far controllare i nei, le macchie e le lesioni strane dal dermatologo.

Giorgia Andretti

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