Il primo blocco di feste è passato, ovviamente con grandi scorpacciate di dolci e cioccolato, quando abbiamo ospiti è normale che arrivino anche tante prelibatezze cariche di zuccheri con il risultato che bisogna mangiare…. Quando il cibo è troppo buono non si può gettare, sarebbe un peccato mortale e noi… per non peccare…. Mangiamo e mangiamo!
A allora, solo per non dimenticarlo, ho pensato bene di ricercare in giro cosa lo zucchero può fare alla nostra pelle e quello che ho trovato, sono certa che vi sconvolgerà. Ebbene, abbiamo due forme di zucchero a disposizione, quello lavorato che ritroviamo nei cibi e quello naturale della frutta. Lo zucchero parte dei cibi lavorato non va bene per la nostra pelle infatti stimola la formazione delle piccole rughe oltre a rendere la pelle grigia e opaca.
Gli zuccheri naturali, quelli propri della frutta e della verdura sono invece zuccheri buoni e oltre ad essere ricchi di antiossidanti buoni per la pelle questo zucchero ha la proprietà di legarsi alla famiglia delle proteine che mantengono la pelle ferma e liscia. Inoltre, se insieme a questi zuccheri naturali facciamo anche il pieno di acqua, la nostra pelle ne guadagna perché apporta la giusta umidità dall’interno. La pelle secca invecchia più velocemente ed è più probabile che dia prurito e arrossisca. L’idratazione deve essere solo a base di acqua naturale, può essere sostituita solo da succo di arancia o da latte scremato. Bevande a base di caffeina e alcool non vanno bene, anzi fanno ottenere l’effetto contrario perché fanno perdere l’umidità interna.
Si è fatto tardi, continuo domani ora è tempo di preparare il pranzo, quadrucci con le fave per un pH di 5,9 e formaggio alla piastra e indivia belga per un pH di 6.
Zia Vittoria
Colazione: Mirtilli, more e fragole in mix di muesli – Una tazza di tè
Break: Sandwich alle carote
Pranzo: Quadrucci con fave
Break: Sandwich brie e avocado – una tazza di tè
Cena: Formaggio magro alla piastra – Indivia Belga al tegame
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire