

Scommetto che anche voi oggi vi trovate ad avere tanto cibo in frigo per non aver consumato abbastanza in questo periodo di isolamento in casa. Ho pensato allora di capire come fare per essere certi che il cibo sia ancora buono da mangiare o se dobbiamo fare una ripulita generale.
Un metodo sicuro è quello dell’odorare prima di assaggiare, anche se…. non è infallibile! Infatti, non tutti i germi rendono il cibo sgradevole sia per sapore sia per odore. Una accortezza che dovremmo avere tutti è quella di etichettare e datare gli alimenti nel frigorifero e nel congelatore in modo da sapere da quanto tempo li abbiamo. Allora andiamo per ordine, inizierò dai prodotti a base di latte.
Latte – i batteri crescono rapidamente nel latte, quindi se ha un cattivo odore o è stato fuori dal frigorifero per più di un paio d’ore. Una volta aperto il latte a lunga conservazione si mantiene in frigo fino a due settimane, dopo questo periodo deve essere gettato via. Si potrebbe congelare per un periodo massimo di tre mesi, ma perderà un po’ la sua consistenza liscia
Formaggio – i tipi stagionati come il Brie, l’Emmental, le Tome, la Fontina e tanti altri, possono resistere a lungo. Quando affiora la muffa è bene gettarli via. Non sempre la data d scadenza è realistica, infatti, alcuni formaggi resistono bene anche dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Altri formaggi di media consistenza possono durare mesi. I formaggi a pasta molle, come lo stracchino, possono durare fino a due tre settimane mentre quelli più freschi, tipo la ricotta, resiste massimo dieci giorni.
Ora devo affrettarmi a preparare il pranzo così posso essere libera nel pomeriggio: a pranzo mangeremo dell’insalata di orzo perlato, pH 6 e per cena una bella frittata alla greca per un pH di 5,8
Zia Vittoria
Colazione: Pera, mandarancio e mirtilli – Una tazza di tè
Break: Barrette energetiche casalinghe
Pranzo: Insalata di orzo perlato
Break: Crema al limone – ed una tazza di tè
Cena: Frittata alla greca
… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire