Il bicarbonato di sodio – NaHCO3 – oggi è meglio conosciuto solo con il nome bicarbonato, la sua sigla, quando è aggiunto agli alimenti, è E 500. Questa settimana ne voglio parlare perché, considerato i pasti luculliani a cui andremo incontro potrebbe essere un buon antiacido quando il nostro stomaco farà le bizze per la cattiva digestione dei grassi che inevitabilmente andremo a magiare. Quindi, vi racconterò tutti gli usi che potemmo fare del bicarbonato.
Una delle funzione del bicarbonato è eliminare i cattivi odori in cucina: mettere mezzo di bicchiere di polvere di bicarbonato in un angolo del frigorifero significa non sentire più nessun odore ogni volta che apriamo la porta del frigo. Ovviamente deve essere cambiato almeno ogni sei mesi. Non solo per la tua cucina. Nel forno a microonde e in quello tradizionale è bene ogni tanto passare con un panno umido bagnato in una soluzione di acqua e bicarbonato, oltre a sgrassare senza fatica le pareti dei forni elimina ogni cattivo odore ristagnante.
La maggior parte delle cose puzzolenti hanno molecole di odore acido o basico. Il bicarbonato con il suo effetto basico tende a riequilibrare il pH eliminando appunto gli odori. Anche il nostro corpo emana gli odori del nostro metabolismo acido, il cattivo odore del sudore che sentiamo sotto le ascelle può essere neutralizzato se dopo averle ben lavate passiamo un po’ di polvere di bicarbonato. Ovviamente se la nostra paura è che i vestiti si possono macchiare, è bene scegliere un deodorante in stick che tra i suoi ingredienti abbia anche il bicarbonato di sodio come ingrediente principale.
Come il solito siamo arrivati già all’ora del pranzo, oggi minestra di riso e rape per un pH di 6 e per cena filetti di dentice al cartoccio per un pH totale di 5,7
Zia Vittoria
Colazione: Banana uva e melograno – Una tazza di tè
Break: Sandwich al pomodoro
Pranzo: Minestra di riso e rape
Break: Biscotti di Natale – ed una tazza di tè
Cena: Filetti dentice al cartoccio
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire