

Riso, riso e riso… come promesso ieri, vi racconterò un po’ di cose a proposito del riso. La prima distinzione da fare è tra riso integrale e riso bianco.
Proprio come la farina di grano integrale contro la farina raffinata bianca, il riso integrale è un grano intero, il riso bianco è quello raffinato o brillato. Il riso bianco subisce alcuni trattamenti tra cui la sbiancatura, un procedimento per eliminare le fibre e il germe del riso. Questo riso così trattato ha chiaramente meno nutrienti, ma è più facile da cucinare, si può utilizzare in quasi tutte le ricette. Il riso sbiancato proviene anche da altri tipi di riso integrale come il riso nero, il riso rosso e quello viola.
Quindi il riso integrale è ricco di fibre, vitamine e altri nutrienti. Il suo sapore, sa vagamente di nocciole, e la consistenza gommosa ne fanno un pasto abbondante. Le varietà del riso possono essere davvero tante: riso a chicchi lungi e corti. Il riso tozzo e quasi rotondo, a grana corta, si cuoce morbido e appiccicoso. Questo tipo di riso è amato in tutta l’Asia potendolo così mangiare con le bacchette a causa dell’appiccicosità che non fa disgregare i grani. Il riso a grana lunga è più magro e ha meno amido, quindi risulta leggero e spumoso. È ottimo come contorno o nelle ricette in cui il riso deve restare in bella forma. La grana media non è lunga quanto a grana lunga o appiccicosa quanto quella corta.
Come al solito ho fatto tardi e devo sbrigarmi a preparare il pranzo, oggi farò fusilli al granchio con le zucchine per un pH di 5,5 e per cena del rombo alla milanese per un pH totale di 5,6
Zia Vittoria
Colazione: Mandarancio banana e uva con yogurt – Una tazza di tè
Break: Crostata di marmellata casalinga
Pranzo: Fusilli al granchio e zucchine
Break: Frullato di Banana e mandorle – ed una tazza di tè
Cena: Rombo alla milanese
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire