Suicidio e bullismo: la storia di Leonardo e l’inferno in classe

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Suicidio e bullismo: la storia di Leonardo e l’inferno in classe

cyberbullismo
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Nei casi più tragici, come quello di Leonardo, un ragazzo chiedeva aiuto ma non è stato ascoltato, il bullismo ha portato al suicidio. La storia di Leonardo non è solo un racconto doloroso, ma un ammonimento sulla necessità di interventi tempestivi e strutturati per combattere questa problematica nelle scuole. Leonardo era un ragazzo come tanti altri, ma con un profondo inferno interiore che lo tormentava ogni giorno a scuola.

Tutti insieme dobbiamo rispondere alle richieste d’aiuto

Gli atti di bullismo subiti da parte di alcuni compagni di classe in genere non sono episodi isolati, bensì una sistematica demolizione dell’autostima e del benessere psicologico. Nonostante Leonardo avesse cercato di comunicare il suo disagio, le sue parole sono rimaste inascoltate da chi avrebbe dovuto proteggerlo, lasciandolo solo a fronteggiare un dolore che alla fine è divenuto insopportabile. Il caso di Leo è emblematico di come le scuole spesso non siano preparate ad affrontare in modo efficace il bullismo, questo nonostante la nostra associazione Guida per Genitori E.T.S. dal 2018 diffonde informazioni per docenti, genitori e adolescenti, troppo spesso i segnali di allarme, come cambiamenti comportamentali nei ragazzi o richieste esplicite di aiuto, vengono trascurati o sottovalutati. È indispensabile, quindi, informare il personale scolastico affinché possa riconoscere e gestire tali situazioni, offrendo supporto adeguato alle vittime e intervenendo prontamente per fermare i bulli. In questo contesto, il nostro progetto – Il Cyberbullo Può Uccidere e il sexting-tomane strappa l’anima –  portato avanti da Guida per Genitori ETS, con il supporto della Regione Lazio, si rivelano cruciali. Questo progetto è volto a sensibilizzare e informare genitori, insegnanti e studenti sugli effetti devastanti del bullismo e del cyberbullismo. Attraverso materiali didattici, forum dedicato con la supervisione di medici specializzati e video realizzati appositamente, si cerca di creare una rete di supporto alfine di prevenire tragedie come quella di Leonardo.

Oggi il bullismo non si limita solo a scuola ma è attivo nel mondo virtuale

Il cyberbullismo amplifica e perpetua le aggressioni, rendendo ancora più difficile per le vittime trovare una via di fuga. Per questo motivo, è fondamentale educare i ragazzi sui pericoli della rete e sull’importanza di un uso responsabile e rispettoso delle tecnologie. È essenziale che tutti siamo parte attiva nella lotta contro il bullismo, aprendoci all’ascolto e offrendo accoglienza e supporto a chi ne ha bisogno. Genitori, educatori e comunità devono collaborare per creare un ambiente sicuro e sereno per i giovani, dove ciascuno possa sentirsi accettato e protetto.


Lettera aperta ai Presidi degli Istituì Scolastici

La storia di Leonardo non deve ripetersi. Ognuno di noi ha il dovere di vigilare, intervenire e pretendere che le istituzioni mettano in campo tutte le risorse necessarie per combattere efficacemente il bullismo. Solo così potremo sperare di consegnare alle future generazioni un mondo più giusto e empatico, dove nessun giovane debba sentirsi solo o inascoltato.

Sahalima Giovannini

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