La nausee in gravidanza, i primi mesi non mancano mai

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La nausee in gravidanza, i primi mesi non mancano mai

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Il mattino potrebbe non dare tregua: bocca amara, stomaco contratto, vertigini e urgente bisogno di correre in bagno. Le nausee nei primi tre mesi di gravidanza sono frequenti e fastidiose. Con alcuni semplici accorgimenti si possono attenuare

A parere degli esperti, la nausea della gravidanza affligge l’85 per cento delle donne in gravidanza e si presenta con maggior frequenza con la prima gestazione. Di solito, si manifesta a partire dalla quinta-sesta settimana e si protrae fino al quarto – quinto mese circa. La causa principale della nausea è l’innalzamento di un ormone, la gonadotropina corionica o Beta HCG prodotta fin dalle primissime fasi della gravidanza. Ad esserne coinvolti sono anche gli estrogeni, gli ormoni femminili che vengono prodotti in dosi elevate durante tutti e nove mesi. Secondo alcuni esperti, la nausea, soprattutto mattutina, sarebbe collegata ad una carenza di vitamina B6. Un ulteriore stimolo alla nausea è dato dal processo immunitario, attivato dalla gravidanza che va ad alterare il meccanismo di assorbimento dei cibi e provoca una maggiore secrezione dei succhi gastrici. Infine, non vanno escluse le motivazioni di tipo psicologico: il malessere potrebbe essere in parte causato dalla normale ansia che accompagna ogni gravidanza, anche la più serena e desiderata.

Come si presenta la nausea gravidica
La nausea della gravidanza compare più spesso al mattino, nel momento in cui la donna si alza dal letto ed è a stomaco vuoto. A volte, mangiando qualcosa, il disturbo si attenua, ma spesso sopravvengono crisi di vomito che impediscono di ingerire qualsiasi alimento. Oltre alla nausea e al vomito, si avverte una sensazione di malessere generale, vertigini, pallore e sudorazione. Spesso la nausea è preceduta da intensa salivazione e da bruciore di stomaco, anche se a volte, è costante per tutto l’arco della giornata, accentuandosi con lo stomaco vuoto. Il disturbo si può avvertire maggiormente in determinate circostanze, per esempio se la donna avverte un odore particolare. Uno degli aromi che causano più facilmente la nausea è quello del caffé. Alcune donne non sopportano il proprio profumo, l’odore degli oggetti in pelle o del fumo di sigarette.

I semplici rimedi anti-nausea
Per attenuare le nausee si rivelano utili piccoli cambiamenti alle proprie abitudini alimentari e di vita, tenendo conto, però, che non esiste un rimedio valido per tutte. Al posto dei tre pasti principali, i quali richiedono una digestione elaborata i lasciando lo stomaco vuoto per qualche ora, si dovrebbe prendere l’abitudine di mangiare poco e spesso, facendo almeno cinque o sei piccoli pasti nell’arco della giornata. La nausea sopravviene più spesso quando si è a digiuno, quindi i piccoli pasti hanno il vantaggio di non lasciare mai lo stomaco vuoto troppo a lungo. I cibi salati come crackers, gallette, grissini regalano sollievo, mentre gli alimenti grassi peggiorano il disturbo. A proposito del sapore acido ci sono pareri contrastanti: alcune donne ne sono infastidite, altre lo trovano gradevole e anti-nausea. In questo caso è quindi bene seguire i propri gusti personali. Per favorire la digestione e alleviare le nausea è concesso bere qualche tisana non troppo calda, naturalmente solo se risulta gradita. Le più indicate sono quelle a base di menta, limone, semi di finocchio e coriandolo. Sono innocue per il bambino, ma è meglio avere l’accortezza di chiedere consiglio al proprio ginecologo.

Quando è meglio chiedere al medico
La nausea intensa va sempre segnalata al proprio medico. Quando è impossibile nutrirsi e addirittura assumere liquidi, la futura mamma rischia di andare incontro a carenze nutrizionali. La prima difficoltà ad evidenziarsi è l’anemia, cioè la mancanza di ferro, elemento necessario per formare il sangue del feto. La futura mamma rischia però soprattutto la disidratazione, una condizione in cui l’organismo è privo di una quantità sufficiente di liquidi. In questo caso possono subentrare aumento di pressione arteriosa e complicazioni cardiache: entrambe possono mettere in pericolo il bambino e la donna stessa. Il rimedio è sottoporre la mamma ad alcune flebo per la somministrazione di liquidi ed eventualmente di altre sostanze nutritive di cui il suo organismo abbia necessità. Oltre ai farmaci veri e propri, sulla cui opportunità è il ginecologo che deve decidere, si può ricorrere a rimedi naturali, come lo zenzero, una sostanza naturale usata in Oriente da centinaia di anni per i disturbi legati alla digestione. Oppure, si può provare con i sea bands, bracciali in vendita in farmacia dotati di una sorta di pallina dura, da posizionare in corrispondenza di un determinato punto all’interno del polso. In questo modo si stimola con la tecnica dell’agopressione un punto del polso chiamato PC 6 Neiguan, collegato la sensazione di nausea e vomito. Il rimedio è del tutto innocuo, non ha controindicazioni e..provare non fa male.

Sahalima Giovannini

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