Un tempo veniva raccomandato alle mamme di “gettarlo via”. Oggi, al “primo latte” vengono riconosciute importanti funzioni protettive per l’intero organismo del neonato.
È fondamentale per il benessere del neonato perché ricco di sostanze essenziali per la crescita. Stiamo parlando del colostro, un liquido che viene prodotto dalle ghiandole mammarie subito dopo il parto per poi essere sostituito, nel giro di qualche giorno, dal latte vero e proprio. Denso e di colore più scuro, il colostro è l’alimento perfetto per soddisfare le esigenze del bambino nelle prime ore di vita. Infatti fornisce energia e rafforza il sistema immunitario mentre l’organismo del bebè si sta adattando al mondo esterno.
Quando si forma il colostro
L’organismo della mamma si prepara a produrre il “primo latte” fin dai primi mesi di gravidanza: la parte più interna del seno è formata da tante ghiandole, simili ad acini d’uva (sono infatti chiamate acini mammari) che vengono stimolate dagli ormoni, soprattutto dagli estrogeni e dal progesterone. In questo modo il seno si ingrossa e le pareti della ghiandola iniziano a secernere piccole gocce di questo liquido ricco di grassi e proteine che si riversano all’interno delle ghiandole stesse. In alcuni casi, a partire dal sesto mese di gravidanza il seno è talmente gonfio che piccole quantità di colostro escono spontaneamente. Non a tutte le donne, però, capita di avere perdite durante la gravidanza: ma questo non significa che il seno non si stia preparando a produrre latte in quantità sufficiente. Dopo il parto, infatti, quando il piccolo comincerà a succhiare, il liquido sgorgherà spontaneamente.
Perché fa bene al bambino
Il colostro rappresenta il nutrimento più adatto per i primi giorni di vita del bebè: ha infatti una composizione molto simile alle sostanze nutritive che il piccolo riceveva direttamente dall’organismo della mamma, attraverso il cordone ombelicale. Le molecole che compongono questo liquido, quindi, sono già pronte per essere metabolizzate e l’apparato digerente del bambino non deve affaticarsi per riuscire ad assimilarle. Il colostro, inoltre, pur fornendo ben 40-45 calorie ogni 100 millilitri, non contiene la stessa quantità di grassi del latte vero e proprio (2 grammi invece di 4 ogni 100 millilitri). I grassi contenuti sono costituiti dalle stesse molecole di cui sono composte le cellule della membrana del cervello, uno degli organi che, come tutto il sistema nervoso, si sviluppa maggiormente anche dopo la nascita: per questo motivo il bambino ne ha particolarmente bisogno nelle prime ore di vita. Ed è proprio nei primi istanti di vita che il piccolo riesce a trarre i maggiori benefici da questo alimento: subito dopo il parto, infatti, il bisogno di succhiare è intenso. Inoltre, la nascita è un momento di forte stress per il piccolo e il suo sistema nervoso, particolarmente vigile ed eccitato, reagisce accentuando ancora di più il riflesso della suzione, in particolare nelle prime 2-3 ore dopo la nascita. E’ il momento giusto per attaccare il bimbo al seno e lasciare che il suo organismo si rifornisca delle preziose sostanze di difesa contenute nel colostro.
Una difesa per il neonato
Ruolo fondamentale del colostro è rafforzare le difese immunitarie del piccolo. Infatti, l’ambiente che il bimbo trova dopo la nascita non è sterile come l’utero della mamma. L’organismo in questi primi giorni di vita ha bisogno di una maggiore protezione nei confronti di virus e batteri esterni, poiché il sistema immunitario del neonato è infatti ancora immaturo ed inizia a funzionare a pieno ritmo a partire dal terzo mese. Il colostro è in grado di fornire al piccolo le sostanze di difesa necessarie ad un momento così delicato. Queste sostanze proteiche cominciano a ridursi a partire dal terzo mese dall’inizio dell’allattamento, nel periodo in cui l’organismo del bambino ha iniziato a nutrirsi in modo autonomo. Il colostro tiene lontane le infezioni, grazie alle grandi riserve di anticorpi che aiutano a proteggere il neonato dagli attacchi dei batteri e dei virus. Previene le allergie e funziona come un “lassativo”, favorendo le funzioni intestinali ed aiutando ad eliminare il meconio.
Giorgia Andretti