Lo scorso 23 agosto, l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale ha fornito le indicazioni su come ottenere il bonus bebè per i bambini nati nel 2014 da famiglie a basso reddito. Si tratta di una misura prevista dalla legge di Stabilità 2016, attuata dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2016.
Chi ha diritto al bonus
Potranno richiedere il bonus di 275 euro, solo per una volta, i bambini nati o adottati dal 1°gennaio al 31 dicembre 2014 appartenenti a famiglie residenti in Italia considerate a basso reddito, ossia con un ISEE inferiore a 6.788,61 euro. Anche le famiglie che beneficiano della
Carta Acquisti, altra misura prevista dalla Legge di stabilità, sia i nuovi nati che non beneficiano della carta. Le famiglie che hanno diritto all’accredito bimestrale della carta acquisti riceveranno automaticamente il contributo, mentre chi non ne beneficia dovrà presentare domanda entro e non oltre il 16 novembre 2016. Le richieste dovranno essere presentate presso un qualsiasi ufficio postale se i beneficiari sono minori di 3 anni, come una normale carta acquisti. Se invece i bambini sono di età superiore di tre anni, perché adottati, è necessario presentare direttamente all’Inps, in formato cartaceo, la domanda. I requisiti sono gli stessi previsti per avere diritto alla Carta Acquisti.
A quanto equivale il bonus
Il contributo è pari a 275 euro e sarà erogato, una tantum, nel primo bimestre del 2016. Potrebbe essere anche una cifra inferiore, nel caso in cui le risorse disponibili non siano in grado di soddisfare, per questa cifra, tutte le domande presentate. In base alla legge di Stabilità, il sostegno economico previsto dai bonus bebè per i nati tra il 1°gennaio 2015 e il 31 dicembre 2016 appartenenti a nuclei familiari con un Isee pari o inferiore a 25mila euro equivale a 960 euro annui, che raddoppia a 1.920 euro se il reddito ISEE presentato è inferiore a 7mila euro. E ci sono anche altre novità: è possibile che a metà settembre sia presentato un piano di riordino di queste misure a favore delle famiglie, che potrebbe confluire nella prossima Finanziaria. Questo potrebbe prevedere un rafforzamento del bonus bebè, che potrebbe essere già fruibile in gravidanza, prima della nascita del bambino. A questo si potrebbero aggiungere voucher per gli asili nido, detrazioni fiscali sui prodotti per la prima infanzia e per i nuclei familiari.
Sahalima Giovannini