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Una scuderia a… dondolo

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Como – A Grandate il Museo del Cavallo Giocattolo ospita esemplari provenienti da tutto il mondo

Avere un cavallo è il sogno di ogni bambino. Nell’immaginario collettivo il cavallo è un amico intelligente e sincero che ti porta lontano e per questa ragione è sempre stato uno dei giochi più amati dai bambini. I più fortunati hanno cavalcato almeno un pony e molti tra i loro giochi ricordano cavalli giocattolo, carretti o cavalli a dondolo.
Il Museo del Cavallo Giocattolo, aperto dal 2000 in una scuderia a Grandate, presso Como, conserva oltre 500 esemplari realizzati a partire dal XIII secolo e raccolti da Piero Catelli, fondatore e presidente della Artsana. Il Museo offre la possibilità ai grandi di emozionarsi nuovamente alla vista dei giochi di un tempo e ai bambini di scoprire un mondo che nell’era della tecnologia conserva intatto tutto il suo fascino.

Dal cavallo bastone al cavallo di Benigni
I curiosi, grandi e piccini, potranno scoprire la storia di questo gioco e come si è modificato con il passare degli anni. Nelle sale del museo, rigorosamente “a portata di bambino”, sono presentate le diverse tipologie di cavalli giocattolo come il ”cavallo-bastone”, ”il carretto-cavallo, ”le statuine cavallo’, ”i tornei e le corse del circo”, ”il cavallo a dondolo”, corredate da spiegazioni riguardo alla loro storia, ai materiali ed alla provenienza. Ognuno di loro ha un nome che lo identifica in base alle sue caratteristiche o alla provenienza ed è possibile perfino accarezzarli e toccarli.
Ad accogliere i bambini all’entrata del museo c’è una meraviglia contemporanea :”Roberto”, l’enorme cavallo realizzato per il film “Pinocchio” di Roberto Benigni. Questo esemplare, realizzato in ferro e resina e dipinto di bianco, si ispira ai cavalli inglesi di fine Ottocento. I cavalli esposti sono realizzati in legno, in cartapesta, in stoffa, con la plastica o il metallo ed hanno accessori in cuoio e spesso occhi di vetro o coda e criniera di crine per renderli più realistici. Anche le loro caratteristiche costruttive sono motivo di curiosità: Paolo Natalino, che risale alla prima metà del Novecento, mentre cammina dondola la testa, Maria Antonietta, rivestita di pelliccia di cavallino, è montata su una struttura che la fa muovere avanti e indietro e Alessandro, in cartapesta, chiudendo il dondolo si trasforma in un cavallo con le ruote. Napoleone III ha il corpo in legno e la testa in metallo; montato su triciclo funziona con un “ingegnoso meccanismo”. Lawrence, che proviene dagli Stati Uniti, è rarissimo, è in peluche imbottito, ha gli occhi di vetro e la testa e le gambe mobili. Anche Rotilio, poi, con il suo meccanismo a molla, è considerato molto raro. Infine, recentissimo omaggio al “papà del museo”, è il cavallo del Millennio Peter Steve, che ha all’interno del corpo la ” capsula del tempo”, uno spazio in cui si possono lasciare messaggi ed oggetti come testimonianza per i visitatori del futuro.

Cavalli di epoche e Paesi diversi
Hanno viaggiato nel tempo e nello spazio gli splendidi cavalli raccolti nel museo di Grandate. Alcuni, come “Edoardo”, simbolo del Museo, in legno dipinto con decorazioni tipiche della Valgardena o “Fortunato”, prezioso esempio di epoca Futurista si potevano trovare nelle case italiane fino ad alcuni decenni fa. Ci sono, inoltre, l’americana “Jacqueline”, realizzata in legno, cartapesta e tela dipinta, o “Hermete”, un cavallo da giostra ungherese molto raro. “Françoise”, anche lei proveniente da una giostra, è in legno dipinto con gli occhi di vetro e la coda in crine. Agli Anni Cinquanta appartengono “Tiziano e “Raffaello”, due cavalli tedeschi con grandi ruote colorate. “Veruska”, cavallo russo dello stesso periodo, è in legno dipinto con motivi floreali. Al 1920/30, invece, risale “Tatzuo”, cavallo cinese in legno leggero, che apparteneva ad una giostra ambulante. “Sevanne”, in legno, lana e pelle e proveniente da una riserva, dimostra come anche i bambini indiani giocassero con piccoli cavalli.

I pomeriggi del sabato al Museo
Il museo propone ai bambini ogni sabato pomeriggio dalle ore 15.15 alle ore 17.30 laboratori didattici nel corso dei quali potranno decorare con l’aiuto di un animatore la sagoma di un cavallo con stringhe, bottoni ed altri materiali messi loro a disposizione. Nel corso del laboratorio poi, saranno lette le storie di alcuni dei personaggi, come ad esempio, Napoleone, da cui prendono il nome i cavalli.
Per informazioni: Tel. 031.38.29.12 dal lunedì al venerdì
Ingresso al museo gratuito. Laboratori € 3,00. I bambini dai 4 ai 6 anni dovranno essere accompagnati.

In Rete:
Il Museo del Cavallo Giocattolo

 

Elena Paloscia

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