L’attenzione all’ambiente passa anche attraverso l’aiuto che si fornisce agli automobilisti per l’acquisto di veicoli green o, al contrario, più spese per chi sceglie macchine inquinanti, da venerdì 1° marzo è infatti entrata in vigore l’Ecotassa e l’altra faccia del provvedimento: l’Ecobonus. A partire dal 1° marzo, chi acquista un’auto nuova a basse emissioni, ossia comprese tra 0 e 70 grammi/km di CO2, ha diritto a un contributo, chiamato Ecobonus, compreso fra i 1.500 e i 6.000 euro. Chi invece decide di acquistare un’auto inquinante, oltre 161 g/km di CO2, deve pagare una Ecotassa compresa fra i 1.100 e i 2.500 euro. Entrambe le misure riguardano solo i veicoli di nuova immatricolazione: non l’usato e nemmeno le auto a chilometri zero, ossia quelle già targate dai concessionari. Ecotassa ed Ecobonus riguardano solo le auto acquistate e immatricolate in Italia nel periodo dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, dunque chi ha concluso il contratto entro febbraio 2019 non è interessato. Ecco nel dettaglio di che cosa si tratta.
L’Ecotassa deve essere pagata dalle persone che immatricolano un’auto nuova a partire dal 1° marzo 2019. Le emissioni variano da versione a versione, a seconda del motore e delle dotazioni, quindi è possibile che lo stesso modello paghi o meno l’Ecotassa a seconda della versione. L’importo dell’Ecotassa è suddiviso in quattro fasce: 1.100 euro per le auto che emettono dai 161 ai 175 g/km, 1.600 euro da 176 ai 200 g/km, 2.000 euro dai 201 ai 250 g/km, 2.500 euro dai 250 g/km in su. La tassa si paga tramite il modello F24 indicando il Codice Tributo – 3500 – il modello F24 si paga in banca e deve essere pagato dall’acquirente del veicolo o da chi richiede l’immatricolazione. Il versamento va pagato solo una volta al momento dell’acquisto, entro il giorno di immatricolazione.
Ha diritto all’incentivo chi acquista un autoveicolo nuovo, secondo la categoria M1, che emette tra 0 e 70 g/km di CO2, a patto che abbia un prezzo di listino massimo di 50 mila euro Iva esclusa, pari a 61 mila euro Iva compresa. Il dato della CO2 è riportato sulla carta di circolazione. La soglia di CO2 ammessa è molto bassa e di conseguenza godono dell’incentivo solo modelli elettrici o ibridi plug-in, cioè con motore a benzina abbinato a un motore elettrico e un pacco di batterie ricaricabile alla spina. Non hanno diritto all’Ecobonus i modelli ibridi semplici, ovvero quelli a metano e a Glp.
Il beneficio dell’Ecobonus lo deve richiedere il concessionario, dopo essersi registrato nell’area rivenditori del sito del Ministero dei Trasporti dedicato all’Ecobonus – ecobonus.mise.gov.it – Per l’acquirente, l’Ecobonus si trasforma quindi in uno sconto sul prezzo dell’auto. Le risorse destinate all’incentivo sono limitate a 60 milioni di euro per il 2019, 70 milioni per il 2020 e 70 milioni per il 2021. Ha diritto a Ecobonus anche chi acquista una moto 50 cc, categoria L1 e L3, nuova, ibrida o elettrica, di potenza massima di 11 kW, e al tempo stesso rottama un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2. L’incentivo vale il 30% del prezzo d’acquisto Iva esclusa fino a 3.000 euro al massimo. Per i motorini è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro nel 2019.
Sahalima Giovannini