A causa del Coronavirus l’offerta dei servizi a sostegno dell’infanzia e della famiglia si è notevolmente ridotta. Per questa ragione già nei mesi scorsi era stato previsto uno speciale congedo parentale usufruibile alternativamente da entrambi i genitori, per un periodo di non oltre quindici giorni per i figli fino ai dodici anni. Era stato previsto un bonus baby sitter, lo stesso bonus è nuovamente inserito in occasione della seconda ondata della Covid-pandemia. Vediamo chi ne ha diritto e come usufruirne.
Il bonus baby sitter è una quota in denaro – € 1.000,00 – destinata ai genitori da utilizzare in servizi di baby sitting per i propri bambini. Il bonus è valido solo nelle zone rosse dove si è verificata la sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole secondarie di primo grado. Ne hanno diritto esclusivamente i genitori iscritti alla gestione previdenziale separata, oppure iscritti alle gestioni speciali previste dall’assicurazione generale obbligatoria, oppure non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatori come gli artigiani o gli esercenti attività commerciali. Insomma, il bonus è rivolto unicamente ai lavoratori autonomi e i genitori possono usufruirne solo se non è possibile svolgere il lavoro in modalità smart. Altro requisito necessario: nessuno dei genitori stia usufruendo degli strumenti di sostegno al reddito o disoccupazione. La fruizione del bonus baby sitter è incompatibile col il bonus asilo nido.
L’erogazione avviene mediante il cosiddetto libretto famiglia, uno strumento già utilizzato per le prestazioni di lavoro occasionale. Il libretto consente agli autonomi di pagare prestazioni di lavoro occasionale come lavoretti domestici, insegnamento privato ed assistenza domiciliare ad anziani e persone con disabilità o malattie. La procedura si attiva sul portale INPS nella sezione Prestazioni Occasionali – Libretto di famiglia. Qui, si procederà alla registrazione come – Privato → utilizzatore. Lavoratore è chi fornisce la prestazione → si dovrà registrare come prestatore del servizio scegliendo poi la modalità di pagamento. Quando si inserisce il proprio IBAN si deve prestare la massima attenzione, perché se si commette un errore si rischia che l’accredito vada a vuoto e l’INPS non ha responsabilità. In caso di difficoltà con il portale, è possibile chiamare il contact center allo 803 164 da rete fissa o allo 06 164 164 da rete mobile, avendo a disposizione le credenziali d’accesso o in alternativa, far uso di patronati o intermediari abilitati.
Entro quindici giorni da quando l’INPS ha comunicato l’accettazione della domanda, il genitore dovrà richiedere l’appropriazione telematica delle somme per pagare il baby sitting. È necessario rispettare questa tempistica perché in caso contrario non si ottiene il bonus. Trasferite le somme nel libretto di famiglia con l’appropriazione, il genitore dovrà riferire sulla piattaforma – Lavoro occasionale – le informazioni del lavoro svolto. A questo punto, l’INPS accredita la somma dovuta al lavoratore secondo le modalità scelte in fase di registrazione.
Lina Rossi