A scuola dopo la malattia, quale certificato occorre

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A scuola dopo la malattia, quale certificato occorre

certificato medico
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La scuola ha ripreso a pieno ritmo e con il fresco, arrivato all’improvviso, tra i bambini serpeggiano i primi casi di malattia. Nessun problema se il piccolo sta a casa due o tre giorni, ma con la stagione influenzale, a meno che non si decida di fare la vaccinazione, può capitare di restare a casa una settimana o più. Tutti noi genitori ricordiamo la necessità, nella nostra infanzia, di portare a scuola il certificato medico rilasciato dal pediatra. Oggi, per i nostri figli, le cose sono cambiate in quasi tutte le regioni italiane: non occorre più il certificato, ma è sempre necessario il buon senso.

 

Certificato medico: dove è valido e dove no

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 1518 del 1967 è ancora in vigore in alcune regioni e stabilisce l’obbligo che il pediatra certifichi la guarigione perché il bambino, dopo una malattia prolungata, possa essere riammesso in classe. A partire già dai primi anni Duemila, però, in regioni come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Liguria, Provincia di Trento, Piemonte, Provincia di Bolzano, Emilia Romagna hanno abolito l’obbligo. Più di recente l’obbligatorietà è stata eliminata anche nelle regioni: Lazio e Marche, attraverso atti legislativi che demandano le decisioni alle singole Regioni. Nelle regioni in cui non c’è l’obbligo, vale l’autocertificazione dei genitori. Nelle altre vale ancora l’obbligo del benestare del pediatra, ma attenzione: non può essere portato per ragioni non mediche, per esempio se il bambino è stato in viaggio o in vacanza. Un genitore che ha dubbi sullo stato di salute del piccolo può comunque chiedere il controllo medico del pediatra, indipendentemente dalla necessità scolastica.

 

Per le malattie infettive

A volte il bambino può contrarre una malattia a rapida diffusione, ossia molto contagiosa per cui è richiesto l’isolamento per tutte le malattie infettive. Cosa fare in questo caso? La malattia va segnalato dal pediatra all’Autorità sanitaria o all’Ufficio d’Igiene competente, quindi prima ci vuole sempre la diagnosi del pediatra. È bene ricordare che prima di essere riammesso in classe il bambino deve essere completamente guarito, sia per il suo benessere sia per evitare contagi agli altri bambini: quindi la visita del pediatra è sempre consigliabile. Poi saranno i genitori a compilare l’autocertificazione.

 

Sahalima Giovannini

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