Rendimento scolastico scarso e uso dei social

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Rendimento scolastico scarso e uso dei social

voti a scuola e accesso ai social
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Lo studio è stato condotto dall’Università di Milano-Bicocca e dall’Università di Brescia, in collaborazione con Sloworking e il Centro Studi Socialis, è stato esaminato l’effetto dell’accesso ai social media prima dei quattordici anni sui risultati scolastici. Secondo i risultati del progetto Eyes Up  – EarlY Exposure to Screens and Unequal Performance gli studenti che si iscrivono ai social media prima dell’età consigliata di 14 anni tendono ad avere risultati peggiori nei test Invalsi, che valutano competenze fondamentali come matematica e lingua italiana. L’unica area in cui le prestazioni degli studenti non sembrano essere influenzate dall’uso precoce dei social è la lingua inglese.

Ad essere più penalizzati sono gli studenti maschi

Un aspetto interessante dello studio è che i ragazzi risultano essere più penalizzati rispetto alle ragazze in termini di rendimento scolastico, soprattutto in italiano e inglese. Gli studenti maschi che accedono ai social media troppo presto tendono a ottenere risultati inferiori rispetto alle loro coetanee. Inoltre, lo studio ha rivelato che gli studenti provenienti da famiglie meno fortunate subiscono le conseguenze più negative di questo impatto precoce. Coloro che provengono da famiglie di immigrati o da genitori non laureati mostrano più difficoltà nei test Invalsi, in particolare nelle competenze linguistiche italiane, se iniziano a utilizzare i social media prima dell’età consigliata.

Il contesto socio-economico gioca un ruolo chiave

Anche quando si tratta dell’accesso anticipato al mondo digitale il contesto socio-economico si fa sentire.  Non solo questi studenti si iscrivono ai social media prima, ma spesso lo fanno senza un’adeguata supervisione. Lo studio indica che solo il 43% delle famiglie con genitori non diplomati utilizza il parental control, un sistema progettato per limitare e monitorare l’uso di dispositivi digitali. Al contrario, questa misura è adottata dal 54% delle famiglie dove almeno un genitore è laureato, la differenza di accesso alla tecnologia, ha aperto la strada ad una nuova forma di disuguaglianza. Questo divario di iperconnessione colpisce in modo particolare quei gruppi che in passato potevano risentire della mancanza di accesso alla tecnologia.

Cosa possono fare i genitori per superare questo divario

È fondamentale monitorare e regolare l’uso precoce dei social media da parte dei ragazzini. Considerare l’implementazione di sistemi di parental control per limitare l’accesso a determinati contenuti e impostare limiti di tempo per l’uso dello smartphone. Dialogare apertamente con i propri figli sull’uso responsabile della tecnologia e spiegare i potenziali rischi e benefici può essere di grande aiuto. La formazione e l’educazione digitale sono essenziali per garantire ai ragazzini di trarre il meglio dalla tecnologia senza compromettere il loro successo scolastico e il benessere generale.

Rossi Lina

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