Tra i requisiti per le prove di ammissione all’Esame di Stato ci saranno le prove Invalsi 2023. Lo stabilisce un decreto legislativo del 2017, sospeso nell’epoca dell’emergenza coronavirus: queste prove dovranno necessariamente essere superate per poter svolgere gli Esami di Stato a conclusione sia del ciclo di studi primari, sia di quelli di istruzione secondaria. Vediamo in che cosa consistono.
Le Invalsi sono prove preparate dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione – INVALSI – un ente di ricerca vigilato dal Ministero dell’Istruzione. Si tratta di prove standardizzate che alunni e studenti svolgono durante il percorso scolastico, per individuare le competenze a livello nazionale. Sono proposte ogni anno alle stesse classi: terza media, seconda e quinta superiore, per creare uno storico su competenze e conoscenze. Si tratta di prove obbligatorie. Tutti gli studenti delle classi coinvolte svolgono la prova di italiano e quella di matematica. I ragazzi dalla scuola media in su, tranne gli studenti del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado, affrontano anche una prova di lingua inglese, divisa nelle parti di ascolto e lettura.
Le prove INVALSI si affrontano soprattutto attraverso il ragionamento, decisamente più utile delle conoscenze stesse per affrontare in modo consapevole le varie disparate situazioni della vita di oggi. Le Invalsi non danno una valutazione in voti, ma si avvalgono dei livelli, ognuno dei quali corrisponde a una ben descrizione di capacità e competenze raggiunte. Un livello 1 o 2, può indicare che un ragazzo non è in grado di comprendere un libretto di istruzioni o una busta paga, analizza infatti il sistema cognitivo. Le prove, insomma sono un punto di partenza per un lavoro di ricerca, che possa individuare le tendenze, i punti di forza e di debolezza della scuola. Questi test sono diventati sempre più importanti nella scuola. Fino al 2014, queste prove venivano svolte solo dalle classi seconde e quinte elementari, dai ragazzi di terza media e da quelli di seconda superiore. Dal 2015 le affrontano anche gli studenti di quinta superiore. Ora, con l’entrata in vigore del decreto legislativo del 2017, diventano uno dei requisiti necessari per l’ammissione all’esame di maturità del 2023.
Nelle scuole elementari le prove saranno cartacee e si svolgeranno nelle seguenti date:
Le prove per la scuola media e superiore si svolgeranno in formato elettronico, le cosiddette prove CBT e online.:
Per l’ultimo anno delle superiori, le discipline per i test Invalsi sono Italiano, Matematica e Inglese, prova di ascolto e di lettura;
Lina Rossi
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