Più sono i chili di un neonato alla nascita più le sue future capacità intellettive saranno brillanti
Le persone che al momento della nascita pesavano più della norma sviluppano, nella prima parte della loro vita, potenzialità intellettive superiori. E’ questo il sorprendente risultato di una ricerca condotta dai alcuni scienziati inglesi della London University College.
Lo studio è stato realizzato sottoponendo a test intellettivi e a più riprese nel corso della loro vita 3.900 individui tra uomini e donne nati nel 1946. I ricercatori hanno concluso il loro lavoro e i risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal il 27 gennaio scorso. La ricerca ha concluso la verifica dell’ipotesi iniziale: gli individui nati con un peso superiore alla norma davano delle risposte ed eseguivano delle performance mentali decisamente migliori degli individui nati con un peso alla nascita ritenuto normale. Un peso alla nascita inferiore alla normalità viene invece associato ad un ritardo dello sviluppo cognitivo.
Il dottor Marcus Richards della University College London e i suoi colleghi hanno studiato i punteggi dei test a cui venivano sottoposte le persone oggetto della ricerca. Le aree esplorate attraverso dei test comprendevano il vocabolario, la matematica ed altre aree con competenze generali. I teste sono stati realizzati secondo tappe prefissate a 8, 11, 15, 26 e 43 anni. E dopo il ventiseiesimo anno si è tenuto conto del livello dell’educazione raggiunta dai partecipanti. I risultati hanno evidenziato che nella fanciullezza, nella adolescenza e nella prima fascia dell’età adulta, e più precisamente fino ai 26 anni, i soggetti con peso superiore al momento della nascita hanno risposto con più competenza, raggiungendo punteggi più alti. Dai 26 anni in poi e soprattutto dopo i 43 anni, le persone nate con un peso superiore alla norma non hanno invece fatto registrare risultati significativamente differenti dalle altre.
I ricercatori della University College London, a conclusione della ricerca, hanno concordato, in base ai risultati analizzati, che il peso dei neonati alla nascita è importante e provoca degli effetti sullo sviluppo cognitivo allo stesso modo di quanto può essere importante il background sociale e familiare di ogni singolo individuo.
Le ragioni di queste correlazioni non sono chiare. Il dottor Marcus Richards e i suoi colleghi, autori della ricerca, tendono a mettere in relazione la circonferenza della testa alla nascita, e quindi la misura puramente metrica del cervello, con le migliori risposte ai test fino all’età adulta. A questo risultato devono essere aggiunti, come sostengono i ricercatori, altri fattori propri della crescita che integrandosi con la maturazione possono influenzare la capacità dello sviluppo del sistema nervoso centrale e le conseguenti abilità cognitive.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra – Psicoterapeuta- laureata in psicologia clinica