Fukushima continua a far parlare di sé, le notizie si rincorrono ed è sempre più difficile blindare parole come radiazioni, fusione, esplosione e pericolo, all’ascolto dei nostri figli.
La terra continua a tremare in quell’angolo del mondo per noi così lontano ma la sua eco è nei nostri orecchi ormai quotidianamente. I mezzi di informazione ci tengono aggiornati su quanto sta accadendo ai reattori della centrale nucleare di Fukushima. Le parole si rincorrono e quello che ascoltiamo noi adulti, inevitabilmente ricade, come una velina sfocata, sui nostri figli. E loro, affamati come sono di avere risposte a tutto ciò che sentono, ci chiedono il perché. E’ compito di noi genitori soddisfare il loro bisogno di conoscenza. Possiamo provare a parlare della radioattività in generale. Ogni genitore può iniziare dal punto che ritiene più opportuno, soprattutto in considerazione delle personali conoscenze del proprio bambino.
Partiamo dall’origine
La radioattività è un fenomeno naturale ed è presente ovunque, nelle stelle, nella terra e nel corpo dell’uomo. La radioattività è nata con l’universo e l’uomo è esposto alle radiazioni fino dalla sua prima comparsa sulla terra. Elementi radioattivi sono presenti all’interno del nostro corpo, nelle rocce, nel mare ed in alcuni liquidi prodotti dagli animali come, per esempio, nel latte. Possiamo quindi dire che la radioattività può avere un’origine naturale ed è presente in natura oppure, può avere un’origine artificiale e, in questo caso, si ritrova negli elementi prodotti dall’uomo nei laboratori scientifici. Per esempio, il cobalto-60 viene usato in medicina per scoprire e curare alcune malattie. In questo caso la cura si chiama radioterapia. Esiste anche un elemento chiamato plutonio-239, che viene usato come combustibile nelle centrali nucleari per produrre l’energia elettrica. L’elaborazione della radioattività è la stessa, cambia soltanto la quantità di radioattività che viene emessa.
Che cosa vuol dire “radioattività”
Tutte le sostanze che contengono gli elementi radioattivi subiscono delle trasformazioni. Nell’aria abbiamo la sostanza chiamata Radon; nel corpo umano, nei cibi, nella crosta terrestre e nell’acqua di mare agli elementi radioattivi viene dato il nome di Potassio-40. I nuclei di questi elementi contengono una quantità eccessiva di protoni e neutroni, sono particelle piccolissime che emettono un tipo di radiazione detta Alfa. Le radiazioni Alfa sono poco penetranti, cioè non entrano negli altre sostanze e possono essere bloccate da un semplice foglio di carta. Gli atomi – la parte che contiene il nucleo e gli organuli che gli girano intorno – i cui nuclei contengono tantissimi neutroni, emettono una radiazione chiamata Beta. Queste radiazioni Beta sono molto più penetranti delle Alfa e possono essere bloccate da sottili spessori metallici, come ad esempio da un sottile foglio di alluminio. Le radiazioni Gamma sono una conseguenza delle altre due radiazioni. In altre parole, il nucleo che emette le radiazioni Alfa immediatamente dopo emette le radiazioni Gamma e la stessa cosa accade per le radiazioni Beta. Le radiazioni Gamma sono onde elettromagnetiche come la luce e, al contrario delle altre due radiazioni, sono molto penetranti e per bloccarle occorrono spessori molto consistenti come il piombo. Per far capire al bambino questo meccanismo dell’atomo potete servirvi di una arancia, facendo finta che sia il nucleo e tante piccole lenticchie che gli girano intorno a simulare i protoni ed i neutroni.
Storia della radioattività
Il termine radioattivo significa che è in grado di emettere delle radiazioni. Gli scienziati Marie e Pierre Curie nel 1898 scoprirono che la capacità di emettere radiazioni fortemente penetranti era una proprietà di alcuni atomi. Compresero inoltre che la radioattività era la sorgente di energia più concentrata fino ad allora conosciuta e stabilirono che 1 g. di radio produce circa 420 J. di energia all’ora e che continua in un tempo indefinito mentre 1 g. di carbone produce in totale 33.600 J. Il Joule – J – è l’unità di misura del calore. Da qui è nata l’ipotesi del nucleare: sono stati trovati alcuni atomi con un nucleo centrale e tantissimi elettroni intorno mentre tutti gli altri nuclei sono composti da protoni ed elettroni e neutroni ben bilanciati. L’uranio 235 e gli altri nuclei radioattivi, chiamati anche isotopi, possono seguire una divisione chiamata fissione: il nucleo si divide in due frammenti emettendo una enorme quantità di energia.
Produzione di calore
Per definire la quantità di radioattività si usa una unità di misura chiamata Sievert – Sv – possiamo avere allora i millisievert – mSv – per fare un esempio una radiografia al torace assorbe una dose di circa 0,14 mSv. La radioattività naturale che ogni uomo assorbe dall’aria, dall’acqua e dai cibi è di 2,4 mSv all’anno. Per produrre l’energia elettrica di cui abbiamo bisogno in casa e nelle città per vivere, è necessario far bruciare del combustibile, nascono così le centrale elettriche. Queste centrali possono funzionare con tanti tipi di combustibile, abbiamo allora le centrali che utilizzano il carbone, quelle che utilizzano il petrolio, quelle che utilizzano il mais o i prodotti dei rifiuti delle case. Tutti questi combustibili per formare l’energia elettrica devono bruciare tantissimo per aver un certo numero di corrente definita come Kw. Sono poi nate le centrali nucleari, queste centrali utilizzano i materiali che hanno un atomo con tantissimi elettroni, la divisione di questi atomi si chiama fissione e da piccoli pezzi di materiale con queste caratteristiche si produce tantissima energia. Però… come abbiamo visto, questo lavoro dell’atomo produce tantissime radiazioni molto penetranti, che possono quindi entrare in qualsiasi altra sostanza contaminandola. Il risultato della contaminazione può essere la modificazione delle cellule di cui è composto il corpo di ogni essere vivente. Possono quindi venire delle malattie molto gravi difficili da curare, soprattutto nei bambini, perché stanno crescendo e nelle persone anziane perché non hanno più delle buone difese.
Perché il mondo è preoccupato
Nel mondo sono state costruite tante centrali nucleari, proprio per avere tanta energia a disposizione con poco materiale da bruciare. Abbiamo visto però che se si verifica un guasto alle centrali e le radiazioni escono al di fuori del loro involucro, creano dei danni molto gravi. Le persone nella vita fanno delle scelte: alcuni sostengono che è preferibile correre dei rischi, altri preferiscono una vita più sicura. Il terremoto che si è verificato in questi giorni in Giappone ha purtroppo distrutto una centrale nucleare e le radiazioni stanno uscendo al di fuori riversandosi in mare e nelle campagne. Gli abitanti in Giappone sono preoccupati perché non potranno più abitare nelle loro terre e dovranno così andare in altri posti. Noi possiamo scegliere un modo diverso per produrre l’energia elettrica, per esempio dal sole o dal vento. Si possono posizionare sul tetto dei pannelli solari e catturare i raggi del sole oppure si possono usare delle grandi girandole che mosse dal vento, producono l’energia elettrica che ci permette di vivere bene.
dott.ssa Rosalba Trabalzini