Non è semplicemente lo stress per la ripresa della scuola, dello studio ovvero vita di tutti i giorni. E non è nemmeno la nostalgia delle vacanze invernali, brevi ma intense, ormai terminate. La tristezza che compare al rientro a scuola dopo le feste natalizie, ha un suo nome proprio – DAS – Disturbo Affettivo Stagionale, o anche winter blues: tristezza d’inverno. Si tratta di una forma di depressione vera e propria, decisamente più lieve rispetto alla classica depressione, ma con caratteristiche ben differenti dalla comprensibile malinconia che un po’ tutti avvertono nel passaggio dall’estate all’autunno.
La depressione invernale tocca il suo culmine proprio nel mese di gennaio e quest’anno, con le restrizioni e legate al Covid-19, potrebbe colpire in modo ancora più intenso. Anche i bambini ne possono andare incontro alla depressione. Loro risentono in modo maggiore della minor produzione della serotonina, del cortisolo, della melatonina e tutti gli altri elementi tipici del sistema neuro-endocrino, responsabile della sensazione di appetito, del ritmo sonno-veglia e del tono dell’umore. I sintomi sono simili a quelli della depressione maggiore ma meno accentuati, impedendo comunque il sereno svolgimento delle attività quotidiane. Si fa fatica ad alzarsi al mattino, la tristezza presente al mattino, tende a scomparire verso il pomeriggio e totalmente la sera. I bambini possono avere difficoltà di concentrazione, spesso con difficoltà riescono a prendere sonno e il riposo notturno è disturbato. L’appetito diventa capriccioso: si può essere inappetenti, oppure provare desiderio di consumare alimenti dolci e grassi.
Per aiutare i bambini a stare meglio, compatibilmente con le restrizioni e il freddo, è opportuno cercare di stare all’aperto, dedicando ogni giorno almeno una camminata di buon passo, una corsetta, un giro in bici o quello che piace di più. Il movimento attiva la circolazione del sangue e conseguentemente la produzione di elementi tipici del sistema nervoso come le endorfine, la serotonina e la dopamina, migliorando il tono dell’umore. È essenziale riabituarsi a un sonno regolare, consumando una cena leggera e non troppo tardi, aiutandoli con la lettura o un po’ di musica, andando a letto sempre alla stessa ora. Anche l’alimentazione offre un grande aiuto al superamento della depressione: latte e derivati, cereali integrali, patate e cioccolato fondente sono ricchi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina. Frutti rossi e ortaggi contengono flavonoidi che migliorano memoria, creatività e la capacità di concentrazione. Il pesce e l’olio di oliva sono una miniera di acidi grassi mono e polinsaturi che mantengono sani i neuroni. Se i sintomi non migliorano si può chiedere aiuto al pediatra, per escludere forme depressive dell’infanzia o carenze alimentari.
Lina Rossi