Molti i genitori vedendo l’indicatore del termometro salire, ricorrono al medicinale considerato assolutamente sicuro: il paracetamolo. Il suo uso era permesso prima, in gravidanza ed è permesso ora che il piccolo è nato e sta crescendo. Si tratta di un farmaco antinfiammatorio e antidolorifico disponibile in varie formulazioni: supposte, gocce e sciroppo, quindi versatile a seconda delle capacità di assunzione di ciascun bambino. Il paracetamolo è relativamente innocuo, infatti è bene non dimenticare che si tratta pur sempre di un farmaco.
Il paracetamolo è una molecola chimica di sintesi e, per quanto innocua e senza obbligo di ricetta medica, deve essere somministrato con attenzione e solo in caso di effettiva necessità. Il parere del pediatra dovrebbe essere sempre vincolante, purtroppo, il paracetamolo viene spesso considerato panacea per tutti i mali: febbre, male alle orecchie e denti in eruzione. In realtà il farmaco va utilizzato solo in caso di febbre superiore ai 38.5°, quando realmente può creare un disagio al bambino. Le febbriciattole più lievi non richiedono un intervento farmacologico: non dimentichiamo che il rialzo febbrile è un meccanismo di auto-difesa messo in atto dall’organismo per combattere l’infezione. I virus, infatti, non riescono a sopravvivere in un ambiente troppo caldo e la temperatura stessa del corpo li mette fuori combattimento. Abbassare troppo la febbre, al contrario, può paradossalmente rallentare la guarigione. Attenzione anche al dosaggio: il paracetamolo va somministrato nella quantità adeguata all’età e al peso del bambino, utilizzando l’apposito dosatore presente nelle confezioni, nel caso venga scelta la formulazione in sciroppo.
Altri rimedi per far sentire meglio il piccolo? Prima di tutto, il bambino dovrebbe riposare il più possibile. Durante la fase del sonno profondo l’organismo produce le citochine, sostanze del sistema di difesa dell’organismo. È quindi importante tenere il piccolo a riposo, possibilmente sdraiato su di un divano leggendogli favole o facendogli ascoltare della musica rilassante tipo new age. La monotonia delle note lo accompagnerà dolcemente in frequenti sonnellini. L’alimentazione deve essere leggera e nutriente: diamo la preferenza ai cibi semi-liquidi, alla frutta ed agli zuccheri semplici. L’organismo non deve essere affaticato dal processo digestivo e l’energia va utilizzata per combattere adeguatamente l’infezione. Inoltre, meglio non coprire troppo il piccolo: il corpo deve eliminare il calore della febbre. Teniamolo al caldo se ha i brividi, ma se mostra di volersi scoprire un po’, permettiamoglielo senza alcun timore, controllando solo che non venga esposto a correnti fredde soprattutto se è sudato.
Sahalima Giovannini
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