

Il senso di vergogna per bagnare il letto di notte inizia ad affiorare nei bambini dopo i tre anni, quando il sistema cognitivo, il cui sviluppo va di pari passo con l’acquisizione del linguaggio e parallelamente del pensiero, è in fase di completamento. Se il piccolo non riesce ad acquisire il controllo degli sfinteri, sarà opportuno aiutarlo con dei piccoli accorgimenti alimentari. Il trattamento del bambino affetto da enuresi attraverso l’alimentazione corretta, non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, al contrario la nutrizione partecipa ad una virtuosa collaborazione per migliorare l’efficacia del trattamento nella cura.
A colazione, calcio e acido folico
La colazione deve diventare il pasto principale della giornata, è necessario fare il pieno di vitamine e di folati, sappiamo infatti quanto siano importanti nella maturazione del sistema nervoso. La letteratura scientifica ha evidenziato che i bambini affetti da enuresi hanno livelli di vitamina B12 e acido folico più bassi rispetto ai bambini del gruppo di controllo anche se ad oggi non è ancora chiara la correlazione tra la mancanza di queste vitamine e il disturbo sono necessari successivi studi per approfondire questa correlazione e poter includere questi dosaggi nelle indagini di routine dei bambini enuretici. Anche il calcio ricopre una valenza importante. Dalla ricerca emerge una significativa ipercalciuria nei piccoli affetti dal problema rispetto al gruppo di controllo. Avendo però il calcio, una parte importante nello sviluppo anche delle ossa, bere il latte il mattino è una buona fonte di calcio, andrebbero invece limitati i formaggi stagionati in favore dei freschi come i latticini nei pasti principali. A colazione andrebbero sempre introdotte piccole quantità di acidi grassi omega-3, infatti si è visto la capacita degli omega-3 di contrastare la sintesi delle prostaglandine e la produzione di ossido nitrico. I piccoli enuretici hanno livelli sierici e urinari più elevati di prostaglandine E2 ed un’alterata produzione di ossido nitrico. Mandorle e nocciole assicurano una buona concentrazione di omega-3. Alla colazione andrebbe riservata una buona mezzora per fare il pieno di latte, cerali integrali, frutta fresca e frutta secca.
Più liquidi a pranzo
Il pranzo dovrebbe contenere alimenti ricchi di liquidi come le zuppe di legumi, di riso o di cereali integrali, oltre all’acqua contenuta nelle zuppe utili per idratare al massimo l’intero organismo, i cereali integrali ed i legumi contengono i fitati, sostanze capaci di ostacolare il calcio introdotto in eccesso. Non dovrebbero mancare gli omega-3, questa volta assunti tramite il pesce, tra i pesci i più ricchi sono le sardine, il salmone ed il tonno, né tantomeno dovrebbero mai mancare le vitamine del gruppo B12: carne, uova e formaggi. Mentre le fonti principali di acido folico, anch’esso fondamentale, sono: spinaci, cavoli, carote e legumi. Un discorso a parte merita l’acqua, nutriente indispensabile alla vita, ne deve essere bevuta almeno cinque bicchieri durante la giornata ma deve essere naturale, l’acqua effervescente è addizionata con acido carbonico ed inoltre contiene un quantitativo di calcio in più rispetto alle oligominerali naturali.
Il pasto serale, mai troppo ricco di liquidi
La cena non dovrebbe essere consumata più tardi delle ore 20,00 e dovrebbe includere nel menù alimenti contenenti pochissima acqua e per lo stesso principio non dovrebbe essere permesso più di mezzo bicchiere di acqua naturale. La frutta fresca, ricca di acqua, non dovrebbe essere proposta la sera. Questo per evitare un carico eccessivo alla vescica. I cibi da preferire sono quelli ricchi di omega-3 per il loro effetto sulle prostaglandine, infatti, a livello dell’apparato urinario inibiscono il riassorbimento di sodio e quindi dei fluidi e riducono la produzione dell’ormone antidiuretico. Inoltre gli acidi grassi omega-3, svolgono un ruolo importante nella funzione del sistema nervoso centrale e un loro inadeguato apporto può essere responsabile di una mancanza di riflessi normali della minzione. Una dieta ricca in acidi grassi omega-3, in particolare dell’acido eicosapentanoico e docosaesanoico, di cui il pesce è l’alimento più ricco, riducono la produzione di prostaglandine, quindi via libera al pesce sia fresco sia congelato purché non sia del tipo con l’impanatura superficiale.
Attenzione a bevande gasate e caffeina
Molti studi dimostrano la capacità di alcuni alimenti e bevande di favorire la diuresi o l’irritabilità della vescica, esacerbando l’urgenza a urinare. In particolare la caffeina, contenuta in diversi alimenti e bevande, quali: caffè, tè, cacao e cioccolato, può aumentare la pressione del detrusore e promuovere l’eccitabilità della vescica. Pertanto cibi e bevande contenenti la caffeina, devono essere eliminati dalla dieta dei bambini affetti da enuresi. Allo steso modo devono essere eliminate le bevande frizzanti a base di agrumi: causano l’irritabilità della vescica, incrementandone l’iperattività e l’urgenza ad urinare.
Valentina Scarpelli