Le restrizioni e le chiusure dovute alla pandemia, hanno inevitabilmente aumentato le numerose ore trascorse davanti a computer, tablet e TV, rendendo di fatto i bambini più lenti nei riflessi e impacciati nei movimenti esponendoli a cadute rovinose. Esattamente come gli anziani, hanno riportato fratture scomposte e complesse da gestire.
Ne hanno parlato gli specialisti della Società italiana di Ortopedia e Traumatologia pediatrica – Sitop. Da un confronto dei dati tra il 2021, 2020 e 2008 è stato notato che il numero di fratture è rimasto pressoché uguale, ad essere cambiato è il tipo di frattura. Le fratture ante – Covid registravano una rottura semplice, ovvero, l’osso si rompeva in due tronconi, risultato di una caduta accidentale dalle scale o nel gioco a calcio. Le fratture post Covid sono più complesse: l’osso spezzato in più tronconi. e quindi scomposte, Inoltre, i traumi avvengono in casa, perché si scivola o cade rovinosamente. Secondo gli ortopedici, le nuove generazioni sono più abili con il computer, ma decisamente più impacciate nei movimenti. Quando un bambino scivola non è capace di mettere in azione quei meccanismi paracadute, proprio come accade agli anziani, che hanno tempi di reazione più lenti e cadono malissimo.
Già prima del Covid, diversi studi avevano calcolato che in Italia ma soprattutto negli Stati Uniti, un adolescente tra i tredici e i quattordici anni trascorre ogni giorno sette – otto ore al computer, cui si aggiungono le ore serali. Alla sedentarietà si aggiunge, per quanto riguarda il nostro Paese, la scarsa sensibilità allo sport e all’attività fisica, per cui anche nelle scuole c’è poca attenzione alle strutture sportive e all’ora di educazione fisica, che spesso viene saltata. Tutto questo ha effetti negativi sulla salute delle ossa di bambini e adolescenti. Esiste una correlazione diretta tra movimento e mineralizzazione delle ossa, per cui la sedentarietà provoca demineralizzazione e indebolimento della massa ossea, cioè la diminuzione dei mattoncini che compongono le ossa. Inoltre, le molte ore trascorse al PC vengono accompagnate da spuntini costanti attivando e mantenendo il problema dell’obesità, con riduzione dei riflessi di agilità e dall’aumento della superficie corporea.
Per le fratture più complesse, il chirurgo ortopedico può decidere di ricorrere alla Tac 3D e stampante 3D. La Tac 3D comporta però l’esposizione del bambino ad una consistente quantità di radiazioni, circa tre o quattro radiografie e per gli elevati costi, viene utilizzata nel caso di articolazioni complesse, come la caviglia o il gomito. Il risultato consente poi la realizzazione della stampa 3D dell’osso o dell’articolazione sia nella sua condizione attuale, sia del suo stato a intervento finito. La soluzione migliore ovviamente è tutta nella prevenzione: è essenziale che le famiglie, oltre a proporre una dieta più sana, povera di zuccheri e grassi, i consiglio di Zia Vittoria sono sempre utili, trovino occasioni per assicurare movimento quotidiano ai figli. È necessario approfittare ora, che le restrizioni, grazie alla vaccinazione Covid sono decisamente ridotte. Oltre che in palestra, in piscina, sul campo da tennis o da pallavolo è essenziale garantire moto all’aperto attraverso semplici passeggiate, corse, giri in bicicletta o semplicemente giochi al parco, quel tanto quanto basta per incamerare la Vitamina D tanto necessaria alla salute delle ossa.
Giorgia Andretti
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