Denti che dondolano, ovviamente non quelli da latte, o cambiano posizione, gengive sanguinanti e che lasciano sempre più scoperte le radici. Sono i segnali tipici della parodontite, detta anche malattia parodontale o parodontopatia, un’infiammazione della base dei denti, può essere dovuta a varie cause: sia genetiche sia da abitudini scorrette. Un tempo la patologia era ritenuta un’evenienza ineluttabile, quasi una conseguenza del passare del tempo: per questo era frequente vedere le persone anziane senza uno o più denti. Oggi la sana alimentazione, l’attenzione all’igiene orale e in generale il miglioramento delle abitudini di vita, hanno ridotto l’incidenza della parodontite. Ma non è ancora sufficiente: questa malattia infatti oggi colpisce il 60% della popolazione adulta e anziana.
L’infiammazione delle gengive, come evidenziato, colpisce 20 milioni di italiani, mettendone a rischio la salute generale oltre che del portafoglio. È quanto emerge dal Congresso Internazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia – SidP – in occasione del 20° Congresso Internazionale di Rimini. La parodontite, da moderata a grave, è ormai al quinto posto fra le malattie più frequenti nel mondo, con otto milioni di italiani over trentacinque che ne soffre e tre milioni ad alto rischio di perdere uno o più denti per colpa della malattia. Il controllo della placca con una buona igiene orale e visite regolari dal dentista e dall’igienista dentale sono i capisaldi della prevenzione. Queste azioni consentono di intervenire tempestivamente riducendo i costi necessari per la sostituzione dei denti persi.
Il trattamento della parodontite può ridurre il rischio di peggioramento di malattie quali l’aterosclerosi, il diabete e persino, come diversi studi hanno dimostrato, del Covid-19. Gli esperti raccomandano di potenziare la prevenzione, fare diagnosi e cura della parodontite, integrare maggiormente l’odontoiatria e l’assistenza sanitaria generale. Devono inoltre essere promosse campagne di sanità pubblica e migliorare l’accesso alle cure dentistiche. Eppure, nonostante i progressi scientifici in termini di prevenzione e gestione clinica della malattia, i numeri restano invariati, sono in molti ad andare dal dentista solo in caso di problemi e urgenze limitando i controlli a causa dei costi.
Giorgia Andretti
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