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Bambini italiani, troppe carie

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Otto bambini su cento non si lavano mai i denti. Quasi la metà usa lo spazzolino solo una volta al giorno. Lo dice l’Istat e il Ministero raccomanda una maggiore attenzione.


I ragazzini italiani? In fatto di igiene orale, non raggiungono la sufficienza. Lo racconta l ‘Istat, che ha condotto un’indagine tra le famiglie di bambini e ragazzi italiani. Il quadro che ne deriva non è dei più confortanti. Infatti, oltre il 90 per cento dei giovanissimi ha problemi dentari. In parte la carie è dovuta a una struttura debole dello smalto. Nella grande maggioranza dei casi, però, dietro all’erosione dentale c’è una scarsissima cultura sull’importanza dello spazzolino, del dentifricio e delle semplici mosse che aiutano ad eliminare la placca e a mantenere sani i denti.

C’è chi non lava mai i denti
La carie, insomma, non è un’inevitabile malattia dei denti dei bambini, ma una manifestazione che si può prevenire. Peccato che i bambini italiani non si preoccupino di questo e che le famiglie non facciano sufficiente cultura in merito. Tanto per fare un esempio, ben otto bambini su cento non si lavano mai i denti. Quasi la metà dei bambini (43 su 100) li lava solo una volta al giorno. Non è finita: prima dei 6 anni, nemmeno un bambino su 4 è stato dal dentista per un controllo. Il Ministero della Salute mette all’indice questo problema della carie, che nel nostro paese è una sorta di malattia cronica tra i bambini, la cui incidenza aumenta con il passare degli anni, toccando il 21,6 per cento della popolazione all’età di 4-5 anni e raggiungendo quasi il 90 per cento a 25 anni. Sul Quaderno che il Ministero ha approntato per risolvere questo diffuso problema si legge che circa un milione e mezzo di bambini italiani già prima dei 6 anni ha qualche dente cariato, 1 su 3 ha accumulo di placca batterica. Eppure, mantenere i denti sani è importante, perché un dente perso per una carie profonda in età infantile significa un concreto rischio di un non perfetto allineamento dei denti definitivi e la necessità di un apparecchio ortodontico.

Spazzolare almeno due volte al giorno
I bambini si dovrebbero lavare i denti tre volte al giorno, al mattino dopo colazione, dopo il pasto di mezzogiorno e prima di andare a letto. Questa regolarità non è sempre possibile, dal momento che a scuola, per motivi di igiene e di sicurezza legati alla trasmissione delle infezioni tra i piccoli, non è consentito lavarsi i denti. Per ovviare al problema sarebbe necessaria la distribuzione quotidiana a tutti i piccoli della scuola, di spazzolini usa e getta: un progetto, per il momento, di difficile attuazione. I bambini possono però rimediare acquisendo buone abitudini negli altri momenti della giornata. Prima di tutto, i denti vanno lavati quando si è a casa due volte al giorno, ossia al mattino e alla sera. Nel fine settimana o in vacanza è bene prendere l’abitudine di spazzolare i denti anche dopo il pranzo. Oggi esistono spazzolini per bambini di tutte le fogge e i colori, con i personaggi preferiti dei cartoon, spesso venduti in abbinamento a un gradevole dentifricio gusto frutta. I bimbi molto piccoli dall’anno fino ai tre circa, possono fare a meno del dentifricio (anche se l’ingestione di una piccola quantità, secondo gli esperti, non è dannosa): è compito dei genitori spazzolare i dentini in maniera corretta, partendo dalla base del dente e risalendo vero l’alto.

Un dentista per amico
Dai quattro anni in su, i piccoli possono provare a effettuare da soli le manovre di pulizia. Possiamo approfittare del compleanno per “regalare” loro, adesso che sono grandi, una visita da un odontoiatra infantile, dove una gentile signorina insegnerà le manovre base della pulizia dei dentini, terminando sicuramente la visita con un piccolo dono. In questa occasione il dentista ne approfitterà per valutare la crescita dei denti e, in un contesto rilassato, il bambino imparerà a trovarsi a suo agio nello studio odontoiatrico. Portare il figlio dallo specialista solo quando un dente fa male e c’è una carie sulla quale intervenire, può solo far nascere un rapporto basato sul timore e sul rifiuto. Oltre alla pulizia e ai controlli, sono essenziali le buone abitudini: per tenere sotto controllo gli acidi che si formano nel cavo orale dopo aver mangiato una caramella o bevuto un’aranciata, abituiamo i nostri bambini a sciacquarsi bene la bocca con semplice acqua. E non centelliniamo i dolcetti per tutto l’arco del pomeriggio: se proprio è necessario, meglio tre caramelle una di seguito all’altra, dopo le quali far lavare i denti, che una ogni mezz’ora. Questo aiuta infatti il pH della bocca a restare alto, favorendo l
‘attacco degli acidi responsabili della carie allo smalto dei denti.

Giorgia Andretti

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