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Pidocchi, eterno tormento: regole e consigli per tenerli fuori di casa

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Evitare il contatto stretto: contro testa durante il gioco a scuola, sui campi sportivi, ma anche al cinema. Non scambiare vestiti, cappelli, caschi, bandane, auricolari, spazzole e asciugamani, disinfettare poi pettini e spazzole in acqua calda per 5-10 minuti. Sono questi alcuni dei consigli divulgati dalle Asl, attraverso i medici dell’assistenza sanitaria in collaborazione con i Pediatri di Famiglia. Tutto è finalizzato alla promozione della salute dei bambini e ragazzi che frequentano gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le scuole di istruzione primaria e secondaria. Pidocchi o lendini, il problema è presente durante l’intero anno, negli Stati Uniti si stima colpisca dai 6 ai 12 milioni di individui. Più bimbi a scuola, più pidocchi In Italia i casi sono di meno, ma comunque numerosi. Secondo la Società Italiana di Pediatria, oggi i bambini vanno prima al nido e alla scuola materna. Entrano quindi prima in contatto con i coetanei. I pidocchi hanno la possibilità di diffondersi negli ambienti sovraffollati, dove molte persone convivono in poco spazio utilizzando oggetti in comune: cuscini, cappelli, spazzole. Per questo motivo sono molto diffusi in inverno, soprattutto nelle scuole materne ed elementari, anche se la presenza sta diventando una costante, nonostante i picchi primaverili ed autunnali. I tanti casi non sono dovuti a mancanza di igiene, ma perché spesso il trattamento non è seguito a dovere. Molti genitori infatti sono convinti che sia sufficiente usare i prodotti sui capelli. Invece va fatta anche la sorveglianza, ispezionando i capelli bagnati e togliendo pidocchi e uova con un pettine a denti molto stretti, se non tutti i giorni, almeno ogni 2-3 giorni nelle 3 settimane successive al trattamento. Il ciclo vitale del parassita È bene controllare il capo del proprio bambino. A volte la presenza dei pidocchi si manifesta con intenso prurito, infatti i parassiti si nutrono del sangue che succhiano dal cuoio capelluto e vi iniettano una sostanza irritante, a volte è possibile distinguere i piccoli insetti spostarsi tra i capelli del bambino. Appena ci si rende conto di avere un problema di pidocchi, è necessario tenere il bambino o l’adulto lontano dai coetanei per evitare il contagio. Durante questo periodo si intraprende un trattamento a base di prodotti specifici in shampoo, lozioni, crema fluida o polveri. Si cosparge il capo di crema, polvere o lozione, prestando attenzione a raggiungere bene tutti i punti del capo e insistendo in modo particolare su nuca, retro-orecchie e tempie, in modo particolare se i capelli sono lunghi o molto ricci, riparo amato dagli animaletti. Si avvolge la testa in un asciugamano, si lascia agire e quindi si lava accuratamente capo e capelli con uno shampoo specifico. Dopo alcuni giorni, per sicurezza, si ripete il trattamento. La prima applicazione infatti elimina i parassiti già adulti, ma le lendini possono sopravvivere e a distanza di una settimana si schiudono, dando vita a una nuova colonia di pidocchi. L’importanza della prevenzione Per evitare la diffusione di questi ospiti poco graditi è necessario lavare accuratamente in acqua a sessanta gradi o, meglio ancora, far bollire tutti gli oggetti della persona con i pidocchi. Se alcuni oggetti non si possono lavare con acqua caldissima, li si può chiudere in un sacchetto dopo averli cosparsi con un prodotto in polvere specifico per i parassiti. Trascorsa una mezz’ora li si può lavare anche a mano, a temperature inferiori. È importante limitare la diffusione di questi parassiti evitando di prestare oggetti personali come pettini, mollette, cuscini e tenendo dividi dagli altri i propri capi di vestiario. Un piccolo trucco: dopo aver effettuato il trattamento applicare sopra i capelli del balsamo in abbondanza, con un pettinino a denti strettissimi, specifico per pidocchi, pettinare a lungo i capelli facendo cadere l’eccesso di balsamo sopra il lavandino… come per miracolo cadranno tutti i pidocchi rimasti ancorati ai capelli. Il balsamo ostacola l’adesione delle zampette al capello facendolo scivolare inesorabilmente nel lavello. Sahalima Giovannini

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