Melanoma: più guarigioni ma anche più casi tra i giovani

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Melanoma: più guarigioni ma anche più casi tra i giovani

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Buone notizie per le persone che ricevono una diagnosi di melanoma: grazie alle cure e alla diagnosi precoce, oggi nove casi su dieci guariscono. Anche per i tumori in fase avanzata si sono fatti molti passi avanti, aumentando la sopravvivenza. Il problema, purtroppo, è l’aumento delle diagnosi tra i più giovani: un paziente su cinque ha meno di quaranta anni. Lo affermano gli esperti di Fondazione Aiom, che ha presentato pochi giorni fa il Quaderno sul Melanoma Cutaneo, illustrando i fattori di rischio, come si arriva alla diagnosi, l’analisi e caratterizzazione, quali le cure disponibili e le precauzioni a prevenzione del cancro della pelle.

Più diagnosi di melanoma tra i giovani

Il 20% delle dodicimila nuove diagnosi registrate in Italia nel 2019 ha riguardato persone al di sotto dei quarant’anni. La colpa è soprattutto delle cattive abitudini con l’esposizione alle radiazioni ultraviolette naturali e artificiali i cui rischi sono ancora troppo sottovalutati. Sedute di lampade abbronzanti frequenti, esposizione al sole senza una adeguata protezione solare sono fattori di rischio spesso sottovalutati. Se riconosciuto presto, il melanoma può essere curato con successo, ma se trascurato può diffondersi ad altri organi. Per questo è fondamentale far attenzione alla propria pelle sottoponendosi a una visita di controllo dal dermatologo una volta all’anno e rivolgendosi subito allo specialista per qualsiasi cambiamento dell’aspetto della pelle.

Se un neo si trasforma il controllo è obbligatorio

I nei o nevi sono formazioni benigne, dovute ad un accumulo di melanina, il pigmento scuro che funziona da filtro naturale contro i raggi del sole. Attenzione, però, se compare un neo e cresce rapidamente, oppure se un neo già presente aumenta di dimensioni sia in larghezza che in altezza, o cambia aspetto o colore, potrebbe essere un melanoma. È necessario prestare attenzione ai nei di dimensioni maggiori di cinque millimetri, asimmetrici e con bordi frastagliati e colorati nella gamma oltre che del marrone: neri, rossastri e blu. Va tenuto presente che tuttora il 10% dei tumori si manifesta in maniera anomala, complicandone il riconoscimento: sono i casi in cui il melanoma può essere per esempio rosaceo, rossiccio oppure anche di colorazione normale. Ecco perché anche se non si notano nei particolari è bene sottoporsi ogni anno a una visita. Il discorso vale soprattutto per le persone con pelle chiara o che hanno avuto casi di melanoma in famiglia.

Al minimo dubbio subito dal dermatologo

Il melanoma può essere molto pericoloso, quindi al minimo dubbio è bene sottoporlo alla valutazione dello specialista. Il dermatologo utilizzando un particolare strumento, il dermatoscopio, è in grado di fare la diagnosi. Il melanoma agli stadi iniziali deve essere asportato chirurgicamente in modo definitivo. Se invece si aspetta troppo, c’è la possibilità di doversi sottoporre a trattamenti chirurgici più invasivi o trattamenti medici. Nell’80% dei casi è possibile guarire solo con l’intervento chirurgico. Oggi sono disponibili trattamenti innovativi, con immunoterapia o terapia target, in grado di ridurre il rischio di recidive o migliorare la sopravvivenza globale.

Lina Rossi

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