I nostri animali domestici condividono proprio tutto con noi: anche le malattie metaboliche. Così, come negli ultimi anni il sovrappeso, i disturbi cardiaci ed il diabete sono sempre più frequenti tra gli esseri umani, questi stessi disturbi sono in aumento anche tra i cani e i gatti, che condividono uno stile di vita sedentario e con una alimentazione troppo ricca di calorie.
Diabete del pet, un problema in aumento
Il diabete, in particolare, è sempre più diffuso tra cani e gatti. Secondo i medici veterinari, colpisce da 1 pet su 500 fino a 1 su 100. Per capire di più che cosa provoca questa grave malattia, decine di strutture veterinarie in tutta Italia saranno disponibili per incontri e visite per il pet e i loro proprietari. L’iniziativa è patrocinata da Fnovi – Federazione nazionale ordini veterinari italiani e Anmvi – Associazione nazionale medici veterinari italiani, ed è organizzata a braccetto con Diabete Italia onlus, l’associazione che da quattordici anni organizza la Giornata mondiale istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione mondiale della Sanità. In effetti, le cause che portano al diabete sono simili, nell’uomo e negli amici a quattro zampe. Per alcune forme esiste sicuramente una predisposizione genetica, che fa ammalare in età relativamente giovane, ma spesso è responsabile lo stile di vita. Muoversi troppo poco, concedere al cane e al micio porzioni di cibo troppo abbondanti e frequenti, oltre che assaggi dalla tavola assolutamente inadatti a loro, sono cause importanti dell’insorgenza del diabete. Si verifica una concentrazione di zuccheri nel sangue che non sono bruciati da una adeguata attività fisica. Questo provoca insulino-resistenza, l’anticamera del diabete vero e proprio.
Come capire se c’è un problema
Quando il pancreas inizia a funzionare male e quindi a produrre troppo poca insulina, nella bestiola compaiono sintomi tipici: dimagrimento rapido e immotivato, infatti, l’appetito resta normale, sete intensa, abbondante emissione di urina, letargia, pelo rado e opaco. Il gatto smette di leccarsi per la pulizia. Di solito il diabete insorge tra i sette e i nove anni di età nel cane, ma possono essere colpiti anche esemplari molto giovani o decisamente anziani. Alcune razze Terrier, Schnauzer nano, Beagle, Labrador, Barboncino, Samoiedo e Golden Retriever sono più a rischio. I meticci sono di solito meno soggetti. Le femmine, soprattutto se non sterilizzate, sono colpite con una frequenza doppia rispetto ai maschi. Fra i gatti, invece, a essere più esposti alla patologia sono i maschi non sterilizzati e quelli, maschi e femmine, con malattie croniche del pancreas e malattie della tiroide. I sintomi devono indurre il proprietario a non sottovalutare il problema e ad effettuare un controllo del livello di zuccheri prima nelle urine e poi nel sangue. Se i risultati sono positivi si inizia la cura, che prevede una modifica dello stile di vita e poi la somministrazione di insulina. È bene intervenire perché il diabete può causare cecità e disturbi ai reni e al cuore. Si deve nutrire la bestiola con cibi specifici e cercare di proporre più attività fisica, come passeggiate e giochi più dinamici in casa.
Giorgia Andretti