Come prevenire il declino cognitivo dei nostri nonni

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Come prevenire il declino cognitivo dei nostri nonni

prevenire il declino cognitivo negli anziani
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Il Covid-19 ha causato un peggioramento della salute mentale dei nostri anziani: si calcola che abbiano avuto problemi 4,2 milioni di nonni italiani, 1,7 milioni con demenza, 2,5 milioni con declino cognitivo. Tra le persone con demenza, ci sono circa 600mila malati di Alzheimer. A fare il quadro della situazione è Senior Italia FederAnziani, in una nota che annuncia l’avvio di “e-MemoryCare“, il nuovo progetto pensato per queste persone.

Il progetto di FederAnziani per allenare la mente

Attraverso una piattaforma digitale e quattro diverse App, “e-MemoryCare” mira a fare svolgere agli anziani esercizi per allenare la mente, contrastando il deterioramento delle facoltà cognitive e salvando il benessere psico-fisico. Il progetto, patrocinato da Senior Italia FederAnziani, è stato ideato da una studentessa in Psicologia, Marianna Messina, e si avvale di un Advisory Board scientifico che riunisce psicologi, psichiatri, neurologi, nutrizionisti, fisiatri, cardiologi, neuro-psicologi ed economisti. Il deficit cognitivo è uno dei grandi problemi sociosanitari legati alla terza età: gli esperti calcolano che in tutto il Pianeta il numero dei pazienti raddoppierà nel 2030 e triplicherà nel 2050 con 7,7 milioni di nuovi casi all’anno. L’obiettivo è – favorire l’utilizzo e il mantenimento dell’indice di riserva cognitiva -. Attraverso il progetto, inoltre, si potranno recuperare preziosi Big Data sul deficit cognitivo che potranno essere utili per la ricerca clinica. Il progetto diventerà operativo ad ottobre e sarà realizzato in particolare con la collaborazione degli psicologi. Sono già iniziati i corsi di formazione per gli psicologi d’intensa con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi.

Che cosa possiamo fare noi

La tecnologia certo viene in aiuto dei nostri nonni, ma non dimentichiamo l’importanza del contatto umano, la vicinanza, un po’ di tempo da trascorrere insieme per condividere momenti piacevoli. Quando abbiamo un po’ di tempo, facciamo una telefonata o meglio ancora andiamo a trovare i nostri genitori e nonni, anche solo una mezz’ora può fare la differenza. Chiacchieriamo con loro, chiediamo consigli. Indipendentemente se seguiremo i loro consigli o meno, li faremo sentire coinvolti e stimolati. Regaliamo ai nonni un bel libro o un audiolibro e andiamo a leggerlo insieme a loro. La lettura stimola l’attività cognitiva, la memoria, come anche il fare le parole crociate, i quiz, il sudoku semplificato: è bello fare queste cose insieme. Se possibile, portiamoli a teatro, a una mostra d’arte, anche solo a fare una passeggiata in un parco: gli stimoli di luce, colore, suoni e il piacere della compagnia sono veri toccasana per il loro benessere sotto tutti gli aspetti.

Giorgia Andretti

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