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Piercing in sicurezza

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E’ una delle mode del momento, ma sottoporsi a tali trattamenti esige un’ informazione corretta

Per molti adolescenti di oggi avere un piercing o un tatuaggio vuol dire sentirsi “veramente ok”, essere “trendy”, al passo con la moda. D’altra parte tatuaggi e piercing sono comuni tra le star della musica, della televisione e dello spettacolo, e così sempre più spesso i ragazzi, per emulare i loro divi, intraprendono animate discussioni con i genitori per convincerli ad accontentarli nei propri desideri.
Ci saranno genitori “moderni” che non si sconvolgeranno più di tanto di fronte alla richiesta del giovane, altri che tenteranno in tutti i modi di far cambiare idea al figlio, altri ancora che proibiranno categoricamente una “cosa” del genere!
Come potrebbe agire il ragazzo? Nella migliore delle ipotesi potrebbe ascoltare le ragioni dei genitori e abbandonare l’idea del tatuaggio o del piercing, nei casi peggiori, invece, potrebbe sfidare i genitori e seguire il suo bisogno di trasgressione (perché tale è da considerare).
Sia che siate favorevoli o contrari, una volta che vostro figlio ha manifestato la volontà di sottoporsi a questa specie di “tortura” raccomandategli almeno di muoversi con prudenza e buon senso, nella consapevolezza di ciò a cui potrebbe andare incontro.

Un tatuaggio non è una colorazione dei capelli, che per quanto strana possa essere se ne va con la crescita o con un taglio corto; non è un modo di vestire che si può stravolgere da un momento all’altro. Chi si tatua lo fa per sempre e tornare come prima è praticamente impossibile.
Il pigmento dei tatuaggi infatti, è molto resistente, perché viene metabolizzato dalle cellule della pelle, che lo assorbono in modo permanente. Chi ci ripensa e vuole togliersi un tatuaggio, deve affidarsi alla dermoabrasione, un metodo molto aggressivo perché “raschia” via la pelle fino a 4 millimetri di profondità e lascia cicatrici visibili. Oppure al laser, che con il suo raggio vaporizza le cellule cutanee e non fa sanguinare, evitando così le cicatrici, ma il nuovo strato cutaneo che crescerà avrà una pigmentazione diversa. Insomma è certo che dopo la rimozione di un tatuaggio tornare ad avere la pelle di quella parte del corpo esattamente come prima non è proprio possibile.
Quindi, non c’è nulla di male a seguire la moda, ma è bene tenere presente anche questo aspetto del piercing o del tatuaggio. Proprio perché è “per sempre”, bisogna ponderare bene la scelta del soggetto e non lasciarsi trasportare dall’emotività del momento (ora amate Antonio…ma se poi sposate Giovanni?!). Orecchini al naso, alle sopracciglia e all’ombelico, una volta cicatrizzata la ferita si possono senz’altro togliere. Ma in molti casi il buco resta e si vede.

E’ importantissimo affidarsi solo a centri specializzati della massima serietà per effettuare un tatuaggio o un piercing. Le condizioni igieniche con cui si opera sono veramente fondamentali per non andare incontro a spiacevoli sorprese. Tutti gli aghi usati per forare o colorare la pelle devono essere sterilizzati con metodi sicuri (autoclave a pressione, sterilizzazione a secco), mentre l’operatore deve indossare guanti perfettamente sterili e non toccare alcun oggetto non precedentemente sterilizzato. La mancanza di queste regole base fa correre il rischio di contrarre malattie come l’epatite B e C, la sifilide, il tetano, l’Aids e altre ancora.
In Italia manca una legge che regolamenti questo settore. L’ideale, per chi è interessato, è fare un sopralluogo: chiedere quali sono i metodi di sterilizzazione e nel frattempo dare un’occhiata in giro; se il locale è tenuto male e sporco, meglio non fidarsi. Un no assoluto quindi per il tatuatore-piercer improvvisato, che lavora in un angolo della discoteca oppure a casa sua.

Anche se i colori per i tatuaggi sono testati contro le allergie, si dovrebbe sempre fare la prova allergica, versando qualche goccia di colore sul braccio e aspettare 24 ore prima di passare alla fase del disegno, per escludere la possibilità di reazioni allergiche. Pure i vari orecchini e anellini da inserire nelle sopracciglia o all’ombelico devono essere realizzati in metallo chirurgico anallergico. Il foro per il piercing va praticato all’altezza giusta, lasciando lo spazio perché possa essere disinfettato e lavato con cura.

  • Attenzione poi al punto in cui fate il piercing: lingua e ombelico sono parti delicate e a rischio d’infezioni. Ben pochi sanno che alcuni ombelichi non possono essere bucati perché la loro forma non lo consente e che sotto la lingua passano due grosse vene che non bisogna assolutamente toccare.

    In Rete:
    Gli indirizzi dei centri di tatuaggi in Italia

     

    Domizia Luzzi

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