Mascherine anti Covid-19: no prima dei due anni

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Mascherine anti Covid-19: no prima dei due anni

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Nonostante la riapertura alla vita, ci sono ancora casi di Covid-19 in circolazione e necessario mantenere ancora alta la guardia, con l’utilizzo costante di mascherine e dispositivi igienizzanti. I bambini di età inferiore a due anni, però, non dovrebbero indossare le mascherine, il rischio è di avere difficoltà a respirare. Lo ha dichiarato la Japan Pediatric Association in un documento ufficiale in cui viene spiegato il perché: i bambini molto piccoli hanno le vie respiratorie molto strette e le difficoltà a respirare potrebbero sovraccaricare l’attività cardiaca dei bambini, oltre ad aumentare il rischio di colpi di calore.

Mascherina: più rischi che benefici nei bambini piccoli

L’andamento della patologia da Coronavirus ci ha mostrato i rari casi della malattia tra i bambini e che la maggior parte di questi sono stati infettati dai membri della famiglia, più che in ambienti dove la mascherina offrirebbe protezione come a scuola. L’uso della mascherina nei bambini così piccoli, inoltre, aggiungono gli esperti, potrebbe nascondere eventuali cambiamenti di colore del volto o la presenza di vomito, aumentando il rischio di soffocamento. Insomma, i piccolissimi devono fare a meno della mascherina, anche se qualche volta potrebbero desiderare di indossarle per imitare i fratelli più grandi o i genitori. In questo caso ci si può divertire a fabbricare solo per loro mascherine in tessuto sottilissimo, magari usando dei fazzoletti usa e getta puliti, permettendo loro di utilizzarle soprattutto per gioco, in casa.

La sicurezza viaggia su più binari

Non è detto, però, che i bambini piccoli non siano contagiosi: potrebbero trasmettere il virus se questo è presente in modo asintomatico nelle loro vie respiratorie. In mancanza di certezza, i pediatri della Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – SIPPS – raccomandano comportamenti cauti e prudenti. È sicuro che i bambini possono contagiarsi e sviluppare la malattia, ma fortunatamente non in modo grave, però si ammalano. Maggiori risposte si potranno ottenere solo dalla realtà, dai dati epidemiologici dei contagi, quando i bambini saranno riammessi in comunità e riprenderanno la frequenza scolastica. Fino ad allora è necessario attenersi alla massima cautela. Per questa ragione, è necessario che i genitori dei bambini piccolissimi si preoccupino soprattutto del distanziamento sociale, evitando di farli entrare a contatto con altri bambini sotto i due anni. In questa fascia di età  l’interazione con i coetanei non è ancora fondamentale mentre e importante l’interazione con i nonni, i soggetti maggiormente a rischio di sviluppare complicanze da Coronavirus.

Lina Rossi

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