Antocianine o antociani, ieri ho parlato di questo nutriente così importante per il benessere generale nostro corpo e soprattutto per la prevenzione che possono mettere n atto nella funzione di antiradicali liberi. Cominciamo allora a vedere dove altro possiamo trovarli in abbondanza.
Frutti di bosco – sebbene gli antociani siano legati al colore viola, i pigmenti possono variare dal rosso al blu in base al pH del terreno. Mirtilli, more, fragole, ribes nero e gelsi hanno tutti proprietà simili. Proprio a causa dell’elevato contenuto di antocianine possono aumentare la potenza mentale e il tono dell’umore, questo è stato riscontrato, secondo alcuni studi portati avanti su bambini e adulti che usano consumare quotidianamente i mirtilli. Gli scienziati pensano che gli antociani aiutino le cellule del cervello a parlare tra loro.
Ciliegie rosse – gli antociani presenti nelle ciliegie possono aiutare a ridurre la pressione del sangue e mantenere i vasi sanguigni sani ed elastici. Inoltre, sembrano essere di grande aiuto con problemi articolari come l’artrosi e la gotta, una condizione dolorosa in cui i cristalli di urato si addensano ai piedi o alle caviglie. E ancora, le ciliegie sono ricche di sostanze nutritive che insieme possono aiutare a prevenire il cancro, le malattie cardiache e il diabete.
Prugne – in genere è uno dei primi frutti viola a cui si pensa. E più le prugne sono viola più antociani contengono. I frutti più maturi avranno anche più nutrienti utilizzabili. La buccia potrebbe contenere fino a venti volte gli antiossidanti rispetto alla polpa.
Ma, ora pensiamo al nostro pranzo: oggi preparerò dei maccheroni con le melanzane e ricotta siciliana per un pH di 5.6. La nostra cena questa sera prevede del pollo cotto insieme alle verdure per un pH di 5,7.
Zia Vittoria
Colazione: Uovo alla coque – Una tazza di tè
Break: Mele per uno snack veloce
Pranzo: Maccheroni alla norma
Break: Sandwich brie e avocado – una tazza di tè
Cena: Pollo alle verdure
e… se stiamo svezzando il bambino Pappe dagli 8 mesi
Le porzioni da mettere nel piatto: a peso o a misura? Ecco cosa preferire