L’assicurazione per il benessere della vita, inizia con l’alimentazione: dai dodici ai 36 mesi, per la precisione. Gli errori commessi in questo periodo essenziale dello sviluppo possono incidere sullo sviluppo corretto dell’organismo. Eppure, difficilmente ci si preoccupa di come si alimenta un bambino di questa età. Molto più spesso i genitori, i nonni e anche le baby sitter pensano soprattutto alla quantità di cibo che il piccolo consuma: avrà mangiato abbastanza?” è la preoccupazione costante dell’adulto che si trova a gestire la nutrizione del bambino.
Dove nascono le cattive abitudini
Da qui iniziano gli errori: bambini rincorsi per casa con il cucchiaio – purchè mangi qualcosa, carne proposta anche tutti i giorni, magari con un po’ più di sale per rendere più appetibile la fettina. E ancora, zucchero aggiunto a cucchiaiate sulla frutta già dolce, la fetta di torta promessa se finisce tutto il passato di verdure. Queste cattive abitudini, che in realtà sembrano solo innocue consuetudini, crescono con il bambino e sono difficilissime da arginare quando lui cresce e ormai ha acquisito i suoi gusti e ha creato un rapporto tutto personale con il cibo. Eppure, è certo che consumare troppe proteine di origine animali nei primi anni di vita è collegato a un aumento del rischio di sovrappeso più avanti. È difficile infatti che un bambino si disabitui al sapore dolcissimo della frutta, o all’eccesso di sale per iniziare un’alimentazione più insipida. E i danni si vedono in termini di sovrappeso e perfino di ipertensione arteriosa, un disturbo che si presenta sempre più spesso anche nei giovanissimi.
Un test dai pediatri per le famiglie
Il pediatra ha il suo bel raccomandare di consumare frutta e verdura almeno tre o quattro volte al giorno: nei fatti, tanti bambini italiani si limitano a una porzione, a due quando va bene. Per capire gli errori, però, ci vorrebbe qualcuno che sappia spiegare in modo chiaro ai genitori quali sono gli errori da non commettere nell’alimentazione del bambino. questo strumento esiste: si chiama NutricheQ ed è un test per lo screening sotto forma di questionario per i genitori per aiutare il pediatra a individuare coloro che potrebbero avere bisogno di maggiore supporto o informazioni in merito agli aspetti legati alla nutrizione del bambino. NutricheQ è il primo strumento scientificamente testato che nasce per supportare i genitori attraverso i loro pediatri di fiducia proprio in questa fase così delicata e importante per il futuro dei bambini. La presentazione di NutricheQ ai primi pediatri italiani è iniziata nel 2013 e poco per volta verrà diffuso a tutti gli specialisti, quindi a tutte le famiglie con bimbi piccoli.
Una consulenza a misura di ogni bambini
NutricheQ è il primo strumento scientifico creato a livello europeo per la valutazione del rischio alimentare nei bambini tra 12 e 36 mesi. In Italia ha ricevuto il contributo della Federazione Italiana Medici Pediatri e della Società Italiana di Pediatria. Si compone di un questionario compilato dai genitori e valutato dal pediatra per comprendere le abitudini alimentari del bambino, a seguito di un confronto con i genitori. Inoltre ci sono ben 17 diversi NutricheQ per i genitori. Ogni Quaderno è dedicato ad un tema specifico e contiene consigli pratici per indirizzare i genitori verso una corretta alimentazione del loro bambino. Il pediatra, sulla base delle risposte al questionario, della conoscenza del bambino e di un colloquio di approfondimento con il genitore, definirà eventuali aree di miglioramento nella sua alimentazione e consegnerà il o i Quaderni NutricheQ che possono essere utili. Centrale è il ruolo del pediatra: solo questo specialista, grazie alla conoscenza che ha sia del bambino sia della sua storia personale, può interpretare al meglio le risposte che ogni genitore darà al questionario NutricheQ e identificare quali comportamenti alimentari può essere opportuno modificare e migliorare, tramite i contenuti dei Quaderni Nutriche. Mamme-Mixer è la risposta giusta al risultato positivo dei Quaderni Nitriche Q, si compone infatti di un team di specialisti: endocrinologo, Gastroenterologo, pediatra, psichiatra, nutrizionista e chef, pronti a fornirvi le strategie giuste per correggere l’eventuale obesità.
Per maggiori info www.nutricheq.it
Lina Rossi