Gli alimenti per prevenire e calmare i sintomi dell’influenza intestinale

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Gli alimenti per prevenire e calmare i sintomi dell’influenza intestinale

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Con l’inverno alle porte arrivano anche i primi mali di stagione. Se gli adulti sono soggetti soprattutto a disturbi delle vie aeree, con tosse e febbre, nei bambini l’influenza si presenta anche con le spiacevoli connotazioni gastrointestinali di vomito e diarrea. Un aiuto per rinforzare le difese immunitarie arriva dall’alimentazione. In primo luogo, è importante, in caso di malessere, mettersi a letto e cercare di far stare a riposo anche i più piccoli, loro sono sempre i più restii all’immobilità forzata, anche quando hanno la febbre. Se necessario, dietro consiglio del pediatra, è possibile assumere un antipiretico-antinfiammatorio: il paracetamolo ma va anche bene l’ibuprofene pediatrico per alleviare la febbre e la sensazione di malessere generale.

Quando si è nel pieno del malessere
Se all’influenza si accompagnano diarrea e vomito, è bene cercare di reintegrare i liquidi persi facendo bere molto i bambini. È preferibile somministrare la semplice acqua, tè deteinato a temperatura ambiente, succhi di frutta diluiti in acqua. Il latte va evitato a meno che non si tratti di latte materno che deve essere sempre assunto dai piccoli, gli anticorpi propri del latte della mamma aiutano il bambino a superare l’infezione. Attaccarsi al seno rappresenta inoltre per il bimbo una fonte di conforto, lo fa stare meglio più in fretta. Da ricordare: con il vomito i bambini rischiano la disidratazione è quindi necessario offrire, subito dopo la crisi, liquidi da bere ogni mezz’ora a piccoli sorsi con l’aiuto di un cucchiaino. Se la febbre è alta, è difficile avere appetito, tuttavia è bene cercare di far mangiare il piccolo per non perdere le forze necessarie a una buona guarigione. Preparare piatti sfiziosi nel rispetto della leggerezza può stimolare l’appetito, è bene evitare i condimenti e il sale, infatti, aumentano la sete e la sensazione di arsura che accompagna spesso l’influenza, senza contare che possono causare crisi di vomito. È quindi preferibile offrire del brodo magro ben caldo, tè leggermente zuccherato con limone, succhi di frutta a temperatura ambiente, spremute fresche di arancia o pompelmo ricche di vitamina C, la vitamina che aiuta a guarire prima. Se il piccolo lamenta un po’ di fame si può scegliere una patata al vapore, un po’ di riso bollito o una minestrina. In questa fase del’influenza è preferibile evitare gli alimenti proteici, sono più difficili da digerire. Vanno privilegiati vegetali e agrumi con proprietà leggermente astringenti: patata, carota, mela e, quando il bambino sta meglio, banana.

Quando ci si sente meglio
In convalescenza l’appetito torna a farsi sentire, ma è bene cercare di mantenersi leggeri ancora per qualche giorno, per non affaticare con una digestione difficile l’organismo impegnato nella guarigione. Si può mangiare un po’ di più, meglio se dividendo il cibo in cinque piccoli pasti. È possibile iniziare a consumare delle proteine: prosciutto ben sgrassato, pollo e pesce a vapore con un filo di olio o una piccola porzione di parmigiano. È ancora importante bere molto. L’influenza può lasciare anche sintomi di stitichezza, risultato del poco o assenza totale di movimento. Quindi, in convalescenza è facile avvertire una spiacevole sensazione di gonfiore. Per combatterla, è bene fare il pieno di fibre, sostanze vegetali che aumentano il volume delle feci, favorendone l’espulsione. Le fibre si trovano nella frutta, verdura e cereali integrali. È quindi importante non far mancare questi alimenti nel menu quotidiano, via libera quindi ai passati di verdura e cereali, mele e pere cotte, prugne secche ammorbidite in acqua tiepida, verdura cotta al vapore con un filo di olio d’oliva. Dopo l’influenza, è facile avvertire per alcuni giorni un po’ di stanchezza. Questa può essere combattuta a tavola, preferendo cibi sani. Prima di tutto è bene non farsi mancare la carne bianca, rossa e i vegetali a foglia verde come gli spinaci e radicchio sono ricchi di ferro, un minerale indispensabile per la formazione dei globuli rossi: trasportano ossigeno e nutrimento in tutto il corpo. Inoltre è importante consumare ogni giorno una dose di vitamina C, si trova nelle arance, nei kiwi e nei frutti di bosco. La vitamina C aiuta il corretto funzionamento del sistema immunitario e lo rende più forte verso nuove aggressioni sia batteriche sia virali. La dose sufficiente per un adulto è quella contenuta in una spremuta di due arance, appena preparata. Infine, anche le vitamine del gruppo B sono importanti, perché aumentano l’appetito, sempre un po’ scarso dopo l’influenza e forniscono energia all’organismo. Si trovano nelle carni, nei latticini, nei cereali integrali.

Sahalima Giovannini

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