Leggere aiuta a maturare: per questo alle medie si stimola la lettura

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Leggere aiuta a maturare: per questo alle medie si stimola la lettura

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Qual è il segreto per avere l’approvazione di un insegnante? Leggere e capire un libro di qualità. Perché una buona lettura rappresenta un arricchimento per il ragazzo e una dimostrazione di amore per la lettura. Il tempo della scola media modifica anche le letture: niente più libretti per bambini, è il momento di misurarsi con letture impegnative, ma non per questo difficili o … noiose. Alcuni libri rimasti nella nostra memoria di sicuro troveranno l’approvazione anche dei nostri figli e non solo, è un modo per iniziare un dialogo costruttivo con i ragazzi partendo proprio dalla critica di ciò che si è letto.

Per volare con il cuore e con la fantasia
Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach,BUR Biblioteca Univ. Rizzoli – collana Best BUR. Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un’entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.

Il barone rampante di Italo Calvino € 8,08 di Mondadori – collana Oscar junior – è adatto dagli 11 anni. La storia del Barone Cosimo Piovasco di Rondò, indomabile ribelle che a dodici anni sale su un albero per non ridiscenderne mai più, è considerato uno dei capolavori di Calvino. Questa splendida versione, dedicata ai ragazzi, fu realizzata dall’autore nel 1959 mantenendo intatte la qualità della scrittura e la suggestione del racconto. Una storia piena di avventure, leggerezza e libertà.

Torneranno le quattro stagioni di Mauro Corona, € 4,80, Editore Mondadori – collana I Grandi – adatto anch’esso dagli 11 anni. Il tordo infilava il becco tra le stecche della gabbietta come per annusare l’aria di fuori. Voleva uscire. Chi è fatto per l’aria aperta non si rassegna a stare chiuso – Mauro Corona racconta la natura per parlare del mondo di oggi e di noi, pieni di difficoltà e impuntature, pieni di risorse, ma anche di problemi che spesso ci siamo creati da soli. Come ha scritto Claudio Magris: I suoi racconti hanno l’autorità della favola, in cui il meraviglioso si impone con assoluta semplicità, con l’evidenza del quotidiano. Sono storie che parlano a grandi e bambini, storie di bullismo e prepotenza, di rapporto con la manualità e la creatività, ma anche storie d’amore e d’amicizia, storie di uomini e animali, sempre narrate con la voce senza tempo delle sue montagne.

Un realtà cruda che non si può ignorare
Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne, € 8,50 BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, da 12 anni. Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.

Io non ho paura di Niccolò Ammanniti € 9,35 – Einaudi Editore, dai 13 anni. Una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer, alle Fiabe italiane di Calvino. La storia è ambientata nell’estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell’Italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell’amicizia e il dramma del tradimento.

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