Lo sport deve essere un divertimento, non un impegno fisico eccessivo: molti bambini e soprattutto ragazzi, però, sono sottoposti a fatiche superiori alle loro forze. Il trauma muscolo-scheletrico è in agguato.
La ripresa della scuola coincide con l’inizio delle attività sportive. Tra i tanti corsi proposti, non sempre è facile scegliere lo sport adatto alle capacità fisiche e psichiche dei nostri figli. Qualche consiglio per andare sul sicuro.
Quando si pratica sport in modo ludico è sufficiente il certificato del pediatra, ma se l’attività è più impegnativa o se un ragazzino è iscritto a una società sportiva ci vuole la visita del medico specialista, ecco come ottenerla.
I neonati possono essere iniziati al nuoto fin dai primi mesi, i bambini traggono vantaggio dalla sua pratica ed è lo sport che può essere praticato per l’intero periodo della gestazione e ben oltre la terza età.
Lo sport per i più piccoli deve essere sinonimo di divertimento e non rigide regole difficili da comprendere. Per questo motivo ai bambini viene proposta come attività la psicomotricità: una via di mezzo tra lo sport e il gioco.
L’attività fisica regolare è essenziale per i nostri figli: diverte, aiuta la socializzazione, consente l’interiorizzazione delle regole e il corretto sfogo delle energie. Il tipo di sport, però, deve essere scelto in base all’età.
L’atteggiamento equilibrato e incoraggiante dei genitori è essenziale per fare amare ai figli lo sport: solo così potranno praticarlo con passione e trarne beneficio. La competizione esasperata va evitata.
I ragazzi rendono decisamente di più se all’attività scolastica viene affiancata la pratica di almeno uno sport. La conferma arriva da uno studio americano, sono stati analizzati i voti di centinaia di ragazzi sportivi e non.
Alcuni si praticano solo in montagna, altri nei palazzi del ghiaccio presenti quasi ovunque. Gli sport del freddo hanno un’aura un po’ magica proprio perché si praticano per periodi limitati, ma richiedono allenamento.