I ricercatori dicono che il resveratrolo sia di aiuto a liberare il cervello delle proteine tau e beta-amiloide, le proteine che accumulandosi nel cervello formano le placche tipiche della malattia di Alzheimer. In pratica, le placche cerebrali vengono stabilizzate dal resveratrolo, non facendo progredire la malattia nelle persone con lieve o moderata sintomatologia del morbo di Alzheimer,. Questo secondo uno studio pubblicato alla fine dello scorso anno. Ma non è ancora chiaro il motivo per cui il resveratrolo ha questo effetto sul cervello, ed è troppo presto per dire con certezza come stanno realmente le cose. Sono in corso altre ricerche come quella di far assumente ai partecipanti allo studio dosi molto elevate di resveratrolo sia con l’alimentazione sia come supplemento concentrato.
Se venisse confermato il potere del resveratrolo, consumare tanti frutti-bacche potrebbe aiutarci a ricordare molto di più di quello che abitualmente ricordiamo ma potremmo imparare molto di più e più velocemente. Sarebbe davvero un bell’aiuto a ragazzi che debbono studiare, ai ricercatori ma anche a noi, avanti con l’età, a non farci perdere i ricordi di una vita. Sapete che vi dico? Inizierò a magiare tutti i giorni mirtilli, ribes, fragoline, more e uva. Devo controlla se anche l’uvetta essiccata contiene il resveratrolo, vi saprò dire domani.
Oggi preparerò dei gnocchetti ai polipetti per un pH di 5,7 e per cena farò una quiche alle zucchine per un pH 5,8.
Colazione: Fragole, banana e mela con yogurt Una tazza di tè
Break: Sandwich alle carote
Pranzo: Gnocchetti ai polipetti
Break: Crostata di marmellata casalinga ed una tazza di tè
Cena: Quiche alle zucchine